Triosonata in la minore TWV 42 a6
largo, allegro, cantabile, allegro
Sonata per Oboe e b.c. TWW 41 g6
largo, presto, tempo giusto, andante, allegro
Trio n.1 da Esercizii musici TWV 42 c2
largo, vivace, andante, allegro
Sonata per Flauto e B.C. TWV 41 f1
triste, allegro, andante, vivace
Triosonata in mi minore TWV 42 e6
affettuoso, allegro, grave, allegro
NOTE AL PROGRAMMA
Il programma di questo concerto propone un focus sulla musica strumentale di Georg Philipp Telemann, uno dei più importanti compositori tedeschi vissuti a cavallo tra Sei e Settecento. Favorito da una particolare longevità (nacque a Magdeburgo il 14 marzo 1681 e morì ad Amburgo il 25 giugno 1767) fu un lavoratore infaticabile e la sua produzione annovera un numero praticamente incalcolabile di composizioni: restringendo il campo alla sola musica strumentale, si contano “oltre 250 sonate con o senza basso continuo, 54 corali per organo e circa 300 pezzi per clavicembalo (tra cui 18 suites e 36 fantasie)”
(Basso). A queste composizioni vanno aggiunti i concerti, in particolare quelli a più strumenti, in cui è evidente il gusto per la sperimentazione timbrica. Da un punto di vista
stilistico, Telemann si inserisce nel solco della grande tradizione barocca tedesca e ricevette per questo numerose attestazioni di stima da parte dei suoi contemporanei: in particolare
da Johann Sebastian Bach, cui era legato da profonda e sincera amicizia, e da Georg Friedrich Händel. Nel corso della sua lunghissima attività compositiva seppe però
mantenere aggiornato il suo linguaggio e aderì in età matura alle istanze dello stile galante e dello stile della sensibilità (Empfindsamer Stil), testimoniando in questo modo la
transizione dalla severità del barocco verso l’estetica che sarà caratteristica del linguaggio classico. Tra le composizioni più memorabili di Telemann vanno ricordate le tre raccolte
(o, meglio, produzioni) di Tafelmusik (Musique de table, ossia Musica da tavola), costituite da brani da eseguirsi durante banchetti e cerimonie. Per questa ragione, a brani a piena
orchestra (posti al principio e alla fine delle tre raccolte) si alternano un concerto, una sonata in trio, un quartetto e una sonata per strumento e basso continuo, come quella per
oboe (in sol minore TWV41/g6) proposta dal programma. Telemann fu fautore di un modo di far musica non elitario, ossia accessibile non a uno sparuto gruppo di addetti ai lavori,
ma, al contrario, alla portata di tutti. A testimoniarlo non stanno soltanto le già citate tre produzioni di Musica da tavola ma anche alcune raccolte aventi scopo didattico. Tra
queste, val la pena citareDer getreue Musik Meister (Il maestro di musica fedele), una sorta di diario contenente composizioni vocali, strumentali e teoretiche (canoni, contrappunti e
fughe) raggruppate in 25 giornate. A questa raccolta appartiene la sonata in fa minore per flauto e basso continuo TWV41/f1 proposta dal concerto, mentre la sonata in trio in dominore TWV42/c2 (per flauto, oboe e basso continuo) è tratta dalla seconda parte della
raccolta Essercizii musici, opera costituita da dieci sonate per strumento solo e basso continuo, da due suite e da dodici sonate in trio. Le rimanenti due sonate in trio in programma (in la minore TWV42/a6 e in mi minore TWV46/e6) non sono invece estratte
da raccolte e sono di incertadatazione.
Nei suoi trent’anni di attività, l’Accademia del Ricercare, nelle sue diverse formazioni ha effettuato oltre 1.000 concerti ed è stata invitata ad esibirsi per importanti istituzioni
musicali, festival nazionali ed internazionali di alto livello: Bruges Festival Internazionale
delle Fiandre, Festival de La Chaise Dieu, Lens Festival Contrepoints, Bolzano Festival, Università di Leon Spagna, I Concerti dell’Accademia Ravenna, Festival di Musica Antica Graz,
Festival de Musica Espanola de Madrid, Festival de la Laguna Tenerife, Festival Internacional de Musica de Galicia, Festival Internacional de Musica y Danza de Granata, Festival de Musique et Renaissance di Parigi Ecouen, , Kyoto, Osaka, è Kiel, Amburgo,
Colonia, Barcellona, Antiqua BZ, Roma Festiva Barocco, riscuotendo, ovunque si sia proposta, ottimi consensi di pubblico e di critica. Nel 2009 ha ricevuto l’incarico dal Governo delle Canarie e dalla società di Musicologia Spagnola
di incidere i Villancicos di Diego Duron, opera che ha suscitato grande interesse per l’appropriata scelta dell’organico strumentale. L’Accademia del Ricercare ha realizzato svariate registrazioni su CD (edite e distribuite sul mercato internazionale dalla CPO, Brilliant, Elegia, Tactus, Stradivarius) il cui successo è
confermato dai notevoli volumi di vendita quanto dalle recensioni pubblicate sulle maggiori riviste del settore in Europa.
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