Vanessa Roghi in dialogo con Benedetta Tobagi e Lorenza Pieri presenta il suo ultimo saggio, "La parola femminista", una biografia insieme personale e collettiva «che passa dalla scoperta della parola femminista a quella di Candy Candy e dopo giri immensi ritorna a Carla Lonzi.»
La parola «femminista» continua a evocare una grande varietà di significati, immagini e letture. Unendo la propria storia a quella con la S maiuscola - quindi con una forma di scrittura che è stata molto feconda all’interno del movimento -, Vanessa Roghi ricorda il femminismo in cui era immersa da bambina, fatto di fiabe senza principesse e riunioni del collettivo di cui faceva parte la madre, e quello vissuto da giovane donna, tra manifestazioni in piazza, diari Smemoranda e musica pop inglese. Ripercorre poi i disastrosi passi indietro degli anni Novanta, complice la nuova rappresentazione della donna propinata da certe trasmissioni televisive durante il berlusconismo, e intesse così un racconto che tocca tutti i temi cardine del femminismo, dalla maternità all’aborto, dalla sessualità al genere.
«Questo non è un libro che propone una teoria sulla storia del femminismo e la sua parabola in Italia. (...) Questo è un libro per chi, come me, la parola femminista se l’è persa spesso per strada per tanti motivi, mai per scelta, e crede che non sia stato un bene e prova oggi a farci i conti perché la sente non solo utile ma necessaria. Uno sguardo sessuato sugli anni Settanta, Ottanta e Novanta e poi sul nuovo Millennio, letti in prima persona singolare e plurale allo stesso tempo. Una specie di autobiografia collettiva, di una generazione, la mia, che è figlia del neofemminismo degli anni Settanta e madre di chi oggi scende in piazza con il movimento Non Una di Meno.»
Vanessa Roghi è una storica e ricercatrice indipendente che da tanti anni realizza documentari di storia e programmi culturali per Rai Tre. Da studiosa ha approfondito la storia della scuola, alla quale ha dedicato molte monografie come "La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole" (2017), "Lezioni di Fantastica. Storia di Gianni Rodari" (2020), "ll passero coraggioso. Cipì, Mario Lodi e la scuola democratica" (2021), "Voi siete il fuoco" e "Un libro d’oro e d’argento. Intorno alla Grammatica della fantasia di Gianni Rodari" (2024). Parallelamente ha approfondito la storia della diffusione dell’eroina in Italia. Per questo è stata Fellow dell’Italian Academy della Columbia University nel 2021.
Benedetta Tobagi è una storica e scrittrice che da molti anni si occupa di storia dello stragismo. Per Einaudi ha pubblicato "Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre" (2009 e 2011),"Una stella incoronata di buio. Storia di una strage" (2013 e 2019), "Piazza Fontana. Il processo impossibile" (2019), "La Resistenza delle donne" (2022, vincitore del Premio Campiello), "Segreti e lacune. Le stragi tra servizi segreti, magistratura e governo" (2023) . Con Paola Agosti ha curato il libro fotografico "Covando un mondo nuovo. Viaggio tra le donne degli anni Settanta" (2024).
Lorenza Pieri è scrittrice, giornalista e traduttrice. Il suo primo romanzo, "Isole minori" (Edizioni E/O, 2016), è stato vincitore di quattro premi ed è tradotto in sei lingue. Sempre per E/O ha pubblicato "Il giardino dei mostri "(2019), ed "Erosione" (2022). Per la collana Oilà curata da Chiara Alessi, ha scritto un ritratto di Niki de Saint Phalle: "Volevo un regno più grande".
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