Sabato 6 settembre 2025. Ore 11.
Andando e Stando – libreria con mescita.
Via Giuseppe Bissati 14 15121 Alessandria AL
Preludio della seconda parte della rassegna teatrale Notte Illegale a Spasso
A seguire ore 12 circa.
È troppo chiedere di bevere un caffè fatto bene?
Conferenza stampa di presentazione della seconda parte della rassegna teatrale Notte Illegale a Spasso. La compagnia offre un caffè ad amiche e amici giornaliste e giornalisti per parlare di questa nuova iniziativa.
Favole Napoletane
Di e con: Luigi Di Carluccio
Con la partecipazione di: Cinzia Di Carluccio
Regia e tecnico luci: Renza Borello
Consulenza artistica: Teseo Di Carluccio
Con la collaborazione di: Lorenza Torlaschi
Organizzazione e realizzazione Compagnia Gli Illegali – BlogAL rassegna Notte Illegale a Spasso con il contributo di FITA PIEMONTE con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria nell’ambito del bando Musica e Dintorni 2025 in collaborazione con Compagnia Notte Magica Compagnia Spasso Carrabile FITA Piemonte e Federazione Italiana Teatro Amatori con il supporto di Andando e Stando – libreria con mescita.
Realizzazione grafica Serena Laguzzi
Ingresso libero con prenotazione. Lo spettacolo e la conferenza stampa possono essere prenotati separatamente.
Si ringrazia il personale di Andando e Stando per il supporto e la condivisione della nostra passione
Come spettatore quali regole devo rispettare?
Poche e semplici:
I posti sono limitati e la prenotazione deve essere fatta ai seguenti contatti.
Sito web: www.illegali.it/prenota Tel. 3351340361 anche
WhatsApp. E-mail:
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Avvisa se dopo aver prenotato non potessi venire.
Goditi lo spettacolo in serenità.
Lo spettacolo si svolgerà con qualsiasi condizione meteo anche perché è al chiuso.
C’era una volta un bambino.
Si era trasferito in una nuova città e per trasferirsi aveva fatto un viaggio in treno di 800 chilometri.
E quando arrivò a casa ad Alessandria la prima cosa che fece fu andare sul balcone della cucina e cominciare a urlare.
Chiamava quelli che aveva conosciuto nell’altra città a 800 chilometri di distanza e li chiamava con un linguaggio che a molti al Nord pareva incomprensibile ma che per loro per i suoi parenti sarebbe stato comprensibilissimo. Chiamava il nonno la nonna gli zii ma in Napoletano.
Sono un immigrato di seconda generazione e questa è la mia storia la mia favola napoletana.