Il FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, propone un ricco programma di iniziative pensate per valorizzare e far conoscere la straordinaria varietà di specie e ambienti del nostro Paese. Un invito a osservare da vicino la "vita", animale e vegetale, che la Fondazione tutela e custodisce in ogni suo Bene.
Nella giornata di domenica 18 maggio, l’Orto sul Colle dell’Infinito ospita un evento dedicato alla scoperta e valorizzazione del paesaggio leopardiano, un'opera in continuo divenire che racchiude la bellezza e fragilità del rapporto originario tra uomo e natura.
ore 11.00 | Camminata nella Biodiversità, visita a cura di Claudio Cappella
In compagnia dell’agrotecnico ed esperto di paesaggio Claudio Cappella passeggeremo in esterna dell'Orto sul Colle dell’Infinito per conoscere il contesto circostante del Parco in cui il Bene FAI si trova immerso. Approfondiremo la storia, le particolarità naturalistiche, rurali e paesaggistiche dell'area, che rendono unico e peculiare il "cono ottico" dell'Infinito. Inserito nel Piano particolareggiato del Colle dell'Infinito, il paesaggio leopardiano rientra, oggi, in un progetto di tutela e valorizzazione territoriale dedicato a preservare lo sviluppo sostenibile dell'area. Durata 1h e 30 minuti
Ore 15.30 | Il giardiniere racconta
Il giardiniere dell'Orto sul Colle dell'Infinito accompagnerà i visitatori alla scoperta degli aneddoti storici e delle peculiarità botaniche del luogo. Racconterà la paziente ricerca di antiche sementi, ortaggi e frutti del territorio, al centro del progetto di valorizzazione delle specie coltivate nell'Orto, dedicato al recupero di antiche cultivar a rischio scomparsa. La visita si concluderà con i preziosi consigli del giardiniere e con qualche piccola curiosità sulla cura di un antico orto giardino e sul valore di un'agricoltura sostenibile. Durata 1 h
ore 17.00 | Il cartamo di Recanati: tra tradizione e coltivazione.
Incontro – racconto in compagnia di Terra e Vita, azienda agricola che con passione e dedizione si occupa, da oltre 40 anni, di preservare e tramandare le tecniche e i segreti legati all’antica cultivar locale. Utilizzato fin dall’antichità per i suoi molteplici usi in cucina e come erba tintoria, il cartamo, è denominato anche “Zafferano selvatico del Conero”. Oggi la sua coltivazione, iniziata fin dal 1800 a Recanati e nelle aree circostanti del maceratese, è preservata e valorizzata da Spartaco di Terra e Vita e dalla sua famiglia, in quanto agricoltori custodi della Regione Marche che contribuiscono alla tutela della biodiversità agricola del territorio. In occasione dell'incontro, sarà possibile ricevere un assaggio speciale di prodotti a base di cartamo realizzata dalla stessa Cooperativa Terra e Vita. Per l'assaggio è richiesta la prenotazione.
Durata 1 h
Claudio Cappella
Giovane agrotecnico laureato ad Ancona, con un Master in Futuro Vegetale sotto la direzione scientifica di Stefano Mancuso e Leonardo Chiesi.
Svolge la professione di progettista e project manager, dedicandosi alla valorizzazione dell'ambiente in collaborazione con enti pubblici, aziende ed enti del terzo settore, con particolare attenzione a opere di miglioramento ambientale e impatti positivi nei contesti sociali e culturali del territorio marchigiano.
Terra e Vita
Cooperativa, fondata nel 1986 a Recanati, promuove l’inclusione lavorativa di persone diversamente abili attraverso l’agricoltura biologica su 12 ettari di terreni. Oltre alla produzione di ortaggi, frutta e legumi, l’azienda offre percorsi didattici per sensibilizzare gli studenti al tema della disabilità e fare esperienza di agricoltura sociale. Dal 2007, propone anche un’attività agrituristica con alloggi e ristorazione, valorizzando le ricette della tradizione culinaria locale.
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