Achille Succi -
Clarinetto
Danilo Blaiotta -
Pianoforte
Achille Succi - Clarinetto
Achille Succi è tra i più autorevoli clarinettisti del jazz europeo contemporaneo.
Dotato di una voce strumentale inconfondibile e di una profondissima cultura
musicale, ha saputo collocarsi a cavallo tra la musica improvvisata, la classica
contemporanea e la composizione. Ha collaborato con artisti di fama
internazionale come Uri Caine, Louis Sclavis, Kenny Wheeler, Ernst Reijseger,
Franco D’Andrea, Stefano Battaglia, e ha preso parte a importanti formazioni
orchestrali e cameristiche. Succi è anche un didatta molto apprezzato, docente in
diverse istituzioni italiane e internazionali. Nel progetto Fragments de la
Cacopédie, Succi porta il clarinetto in territori inesplorati, tra timbri rarefatti,
uso esteso dello strumento e articolazioni imprevedibili, affermandosi come
autore capace di pensare la musica in termini quasi letterari.
Danilo Blaiotta - Pianoforte
Danilo Blaiotta è un pianista e compositore tra i più originali della nuova scena
jazz italiana. Diplomato in pianoforte classico e laureato in Filosofia, ha
sviluppato una poetica personale che fonde rigore accademico e slancio
improvvisativo. Blaiotta ha pubblicato dischi da leader molto apprezzati, tra cui
Cratere e Cézanne (Wow Records), nei quali esplora il rapporto tra musica eimmagine, tra jazz e scrittura. Ha collaborato con musicisti come Francesco
Bearzatti, Ettore Fioravanti, Diana Torto, Roberto Gatto. Nel duo con Achille
Succi, Blaiotta costruisce un pianismo asciutto ma profondo, dove ogni gesto è
pensato e ogni pausa è parte del discorso musicale. Il suo approccio filosofico e
strutturale emerge in Fragments de la Cacopédie come una sintesi perfetta di
pensiero e suono.
Fragments de la Cacopédie
Fragments de la Cacopédie è un lavoro concettuale, coraggioso e raffinato, che
si muove tra musica colta, jazz contemporaneo e surrealismo sonoro. Il titolo
allude ironicamente a una “pedagogia del brutto” — la cacopédie — che diventa
provocazione estetica e invito alla riflessione sul significato del suono, del
silenzio e della bellezza in musica. Il disco nasce da una lunga collaborazione
tra Danilo Blaiotta e Achille Succi, due musicisti accomunati da una curiosità
intellettuale rara e da una visione artistica aperta e multidisciplinare. Tra le
ispirazioni più evidenti del progetto ci sono Erik Satie, Johann Sebastian Bach,
e il pensiero di Umberto Eco, ma l’universo che emerge è del tutto personale: un
equilibrio tra rigore compositivo e libertà improvvisativa, tra costruzione e
frammentazione, tra poesia e dissonanza. Ogni “frammento” è un’unità
autonoma, che si collega agli altri attraverso un gioco di rimandi, paradossi e
slittamenti sonori. La scrittura è essenziale, ma ricca di tensioni interne: le
melodie emergono da strutture irregolari, le armonie scivolano in zone ambigue,
il ritmo è costantemente ridefinito. È una musica da ascoltare con attenzione,
ma anche da vivere come esperienza sensoriale e filosofica
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