21-22-23 luglio 2025
Atrio Palazzo Ottoni
Matelica
Omaggio a
Gabriel Fauré
(1845-1924)
21 luglio 2025 ore 18,30
CONCERTO APERITIVO
Gabriel Fauré, la sua opera, il suo tempo
Letture poetiche a cura di
Maria Letizia Gorga
Viola Laura Pennesi
Corale Polifonica “Armando Antonelli”
Pianista e Direttrice Cinzia Pennesi
22 Luglio 2025 ore 21,15
LA MUSICA DA CAMERA
Danilo Squitieri, violoncello
Monica Cattarossi, pianoforte
23 luglio 2025 ore 21,15
IL DUO PIANISTICO
“Lucia Romanelli & Marco Allevi”
"Signore" scrisse nel 1897 Marcel Proust a Fauré in occasione della pubblicazione di "Parfum impérissable" "non è che mi piaccia, ammiri e adori la vostra musica: ne sono stato e ne sono tuttora innamorato" .
Un attento e raffinato ascoltatore come Proust non poteva non rimanere affascinato dal linguaggio musicale sofisticato e ricco di sfumature di Fauré.
Isolato e schivo sia come artista sia come uomo - negli ultimi anni soffrì anche di disturbi all'udito che lo portarono alla sordità completa - Fauré ha sempre velato il sentimento con un manto di riservatezza, evitando sempre ogni forma di retorica romantica.
Eppure questo musicista così schivo è stato un protagonista della rinascita strumentale francese, stimato dai musicisti del suo tempo anche per il ruolo didattico e di educatore.
Tra i suoi allievi si contano Maurice Ravel, Florent Schmitt, George Enescu e Nadia Boulanger.
Ammesso nel 1853 alla Scuola Niedermeyer di Parigi, dove rimase fino al 1865, Gabriel Fauré (Pamiers, 12 maggio 1845 - Parigi, 4 novembre 1924) ebbe tra i propri insegnanti Camille Saint-Saëns.
Ricoprì in seguito il ruolo di organista in diverse chiese della città e nel 1877 fu nominato maestro di cappella alla Madeleine fino a diventarne, nel '96, organista titolare.
Nello stesso anno fu nominato insegnante di composizione al Conservatorio di Parigi, in sostituzione di Jules Massenet. Nel 1903 iniziò a collaborare con "Le Figaro" per la critica musicale e due anni più tardi ottenne la direzione del Conservatorio, che mantenne fino al 1919.
Dopo un primo periodo caratterizzato da una più diretta passionalità, il linguaggio musicale di Fauré si è indirizzato verso una estrema raffinatezza armonica e un gusto molto personale nelle inflessioni melodiche.
Decadente e allo stesso tempo delicata, la sensibilità musicale di Fauré si è espressa in maniera più completa nel repertorio cameristico.
Fauré, attraverso le sue composizioni su testi di Verlaine, anticipò l’estetica musicale del simbolismo e aprì la strada a Debussy, Ravel e Hahn. Il suo lavoro contribuì a rendere Verlaine uno dei poeti più musicati di sempre.
Vi aspettiamo, nella gioia della Musica!
Direzione Artistica Cinzia Pennesi
Organizzazione Corale Polifonica Armando Antonelli - Matelica
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