STORIE D’OMBRE E D’OMBRONE
19 – 20 – 21 AGOSTO
Passeggiata, performance, degustazione presso l’Agriturismo Podere Isonzo Alberese
“… E allora quali parole da rivestire di suoni o suoni da rivestire di parole magari senza parole? Quelle di un modo di parlare diverso da quello usato per vendere carne in scatola e perciò quelle di un mondo diverso dove tutte le lingue sono una e le parole e le frasi sono le esperienze di una storia di paure, di amore e di odio, di violenze fatte e subite allo stesso modo da tutti. Quelle di un altro modo di parlare, non con la grammatica e il vocabolario, ma con gli oggetti del lavoro di tutti i giorni, con i gesti ripetuti dalle stesse persone per mille anni così come nascere, fare l'amore, morire, nel senso di una gioia, di una paura, di una maledizione, di una fatica o di un gioco come il sole e la luna fanno, hanno fatto e faranno.”
[Roberto De Simone]
Di cos’è fatto un territorio? Andrea Carandini, grande archeologo, fu il primo a sostenere che la storia di un pezzo di terra si facesse a partire non tanto da cosa vi veniva ritrovato, quanto dall’analisi dei suoi diversi strati.
Nel caso del progetto “Storie d’ombra e d’Ombrone”, ovvero di uno spettacolo che racconti le storie del grande fiume della Maremma, vi chiederete, ha senso parlare di “stratificazione”?
Certo, perché anche l’acqua è capace di portare con sé, lungo i secoli, storie di ogni tipo, che si sono sedimentate nella mente e nei ricordi delle popolazioni che accanto a quel corso d’acqua vivono, muoiono, si riproducono, costruiscono, distruggono, amano, odiano.
Confine Zero, in qualità di partner della compagnia Francesca Selva, si propone come voce narrante di una serie di storie (tre, per l’esattezza) che dal mito muovono verso la realtà cruda e vera della nostra contemporaneità.
La leggenda di Ambra e Ombrone; il suicidio d’amore di Ettore Tosini e Lidia Bonn; la storia del mitico toro di S. Martino nell’alluvione del 1966. Tre momenti, tre racconti che “apriranno le danze”, è il caso di dirlo, per lasciare spazio al linguaggio della danza contemporanea, del corpo che narra libero la dimensione storica del ricordo, fiume carsico che attraversa le menti e i cuori di tutti, per spuntare fuori, quando meno ce l’aspettiamo, nelle forme e nei modi più diversi.
Passeggiata rurale lungo i "luoghi di fiume" con aneddoti, storie di natura e di uomini che hanno vissuto i capricci dell'Ombrone con coraggio e speranza per le nuove generazioni.
Durata: 30 minuti
Facile - con guida
Non completamente accessibile a carrozzine.
Ritrovo alle ore 17:45 in LOC. LA BARCA (imbarco canoe)
ENTRATA GRATUITA — gradita prenotazione
WhatsApp © 393 3650238 -
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Una iniziativa promossa da Concorda - Residenza Artistica Pisa/Siena /Compagnia Francesca Selva e realizzato con la collaborazione di Comune di Grosseto, Le Mura di Grosseto, LE ORME, Confine Zero e Parco della Maremma e con il contributo di Fondazione CR Firenze.
grafica: Simona Espositi IF grafica
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