giovedì 29 maggio 2025 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
– – > THE LOCALS (Inghilterra) prima italiana
Alex Ward clarinetto; Evan Thomas chitarra elettrica; Pat Thomas pianoforte
Dominic Lash basso elettrico, contrabbasso; Darren Hasson Davis batteria
musiche di Anthony Braxton, The Locals
arrangiamenti di Pat Thomas
Biglietti:
10 € | ridotto 5 €
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna, del Conservatorio di Musica
“G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale Lucio Dalla
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto
di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendite
Boxerticket
https://www.boxerticket.it/eventi/the-locals/
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
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Nato nel 1960 a Oxford, Pat Thomas è stato acclamato musicista dell’anno nel critics poll 2024 della rivista Wire. Fluente nei linguaggi del jazz, della composizione moderna, del funk, del reggae e del calypso, ha esordito nel ’93 con un duo con Lol Coxhill, seguito da un trio con Derek Bailey e Steve Noble, e dall’esordio solista New Jazz Jungle, un lavoro di sorprendente drum’n’bass elettronica.
The Locals è un suo (come sempre) particolarissimo progetto, nato nel 2006 al festival di Nickelsdorf, e interamente dedicato a musiche di Anthony Braxton.
Se è vero che la capacità di una composizione di esistere in diversi generi, versioni o permutazioni è la prova del suo valore, Anthony Braxton è probabilmente colui che più di chiunque altro ha sviluppato questo concetto. Le sue composizioni sono trans-idiomatiche, nel senso che non si conformano a nessun idioma o estetica particolare e, quindi, possono essere fatte funzionare con tutti: Pat Thomas le ha arrangiate per un quintetto nel quale chitarra elettrica e ritmi funk e dub fanno da contraltare al pianoforte e al clarinetto, creando qualcosa che fa emergere tutta la gioia, la potenza e l’invenzione della musica di Braxton, senza suonare banalmente Braxtoniano.
L’unico album pubblicato dai The Locals è stato registrato dal vivo al Festival Konfrontationen di Nickelsdorf nel 2006, ed è uscito per l’inglese Discus nel 2021.
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Il gruppo, allora come oggi, comprende Alex Ward, clarinettista, sassofonista e chitarrista inglese, che dai primi anni ’90 ha suonato e inciso con Steve Noble, Eugene Chadbourne, Derek Bailey, London Improvisers Orchestra, Lol Coxhill, Duck Baker, Thurston Moore, Spring Heel Jack, Jah Wobble, Pere Ubu, e leader di una serie di proprie formazioni (Alex Ward Item 4, 6 ecc.), che vanno dal trio al tentetto
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il chitarrista Evan Thomas, già ospite nel ’96 del progetto elettronico The Thirteen Ghosts per il cd Giganti Reptilicus Destructo Beam (con Ward, Pat Thomas e Jim Denley), e membro della Oxford Improvisers Orchestra, con cui ha inciso le 4 Compositions For Orchestra di Pat Thomas per la FMR nel 2007
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Dominic Lash, contrabbassista basato a Bristol, ha pubblicato tre album con il proprio Dominic Lash Quartet, e quattro con il Convergence Quartet (con Alexander Hawkins e Taylor Ho Bynum), e ha lavorato e inciso con Tony Conrad, Joe Morris, Alex Ward, Radu Malfatti, Magnus Granberg, Michael Pisaro, Ryoko Akama
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Darren Hasson-Davis, batterista, membro della Oxford Improvisers Orchestra con cui ha inciso le già citate 4 Compositions for Orchestra di Thomas e, sempre a Oxford, dell’indie goth-rock band MarysGarden;
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Pat Thomas, il pianista e leader dei Locals, nato a Oxford nel 1960, è attivo nella scena jazz e improvvisativa dal 1979, e da allora ha suonato con Mike Cooper, Lol Coxhill, Tony Oxley, Steve Beresford, Alex Ward, Derek Bailey, Eugene Chadbourne, Jimmy Carl Black, John Butcher, Okkyung Lee, Bill Dixon, Marshall Allen, Moor Mother, Matana Roberts, Wadada Leo Smith. Come musicista elettronico, ha fuso la drum ‘n bass con Webern e il P-Funk (New Jazz Jungle: Remembering del 1997) e ha incrociato J Dilla con Morton Feldman (This Is Trick Step del 2024). Le sue attività includono il piano solo, i Black Top con Orphy Robinson, e il quartetto [Ahmed] con Seymour Wright, Joel Grip e Antonin Gerbal, il cui box Giant Beauty ha raggiunto il primo posto tra i dischi dell’anno di The Wire.
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