Il diritto di protesta è sotto attacco?
Incontro sul decreto sicurezza.
Martedì 29 Luglio 2025 ore 19.15
Arena Tropicittà
Intervengono:
Roberta Sforza (Avvocata)
Giulia Torbidoni (Associazione Antigone)
Maria Letizia Ruello (Ultima Generazione)
Presenta Francesca Gironi (Amnesty International)
Dopo un lungo iter iniziato nel novembre 2023, il 4 giugno scorso il Senato ha approvato definitivamente la conversione in legge del decreto Sicurezza, in vigore dal 10 giugno 2025. Il provvedimento, oggetto di costante impegno da parte di Amnesty durante tutto l’iter legislativo, sia attraverso il lavoro nelle istituzioni che con la società civile, ha introdotto nuovi reati e inasprito il quadro sanzionatorio di altri, rischiando di creare un grave effetto dissuasivo verso coloro che vogliono manifestare il proprio dissenso o le proprie preoccupazioni.
Secondo Esther Major, vicedirettrice di Amnesty International per le ricerche sull’Europa, la nuova legge “autorizzerebbe un ulteriore bavaglio nei confronti del dissenso delle persone attiviste per la giustizia climatica, per quelle in povertà, per le persone migranti e per altre persone razzializzate, che subirebbero le conseguenze dell’impatto discriminatorio del provvedimento. Siamo di fronte a un’indebita limitazione dei diritti, come quelli alla libertà di espressione e di raduno pacifico e alla libertà personale. Le disposizioni della legge non sono conformi al diritto internazionale dei diritti umani e devono essere respinte con decisione”.
Critiche e preoccupazioni al provvedimento, oggi divenuto legge, sono giunte da diverse istituzioni ed esperti, tra cui otto Relatori speciali delle Nazioni Unite e il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, che ne denunciano il contrasto con il diritto internazionale ed europeo dei diritti umani.
La nuova legge in tema di sicurezza rischia di avere un impatto sproporzionato sulle persone che vogliono esercitare il proprio diritto alla protesta pacifica, creando un pericoloso chilling effect (effetto dissuasore) nell’esercizio di un diritto fondamentale, tutelato dal diritto internazionale e dalla Costituzione italiana.
Seguirà la proiezione del film
COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI di Matteo Keffer e Riccardo Cremona
ore 21
Ingresso unico 6€
Il documentario che racconta ultima Generazione un movimento che si mobilita contro il cambiamento climatico attraverso la disobbedienza civile nonviolenta. Il film si focalizza su cinque attiviste/i, le loro storie personali e le motivazioni che li spingono a mettersi in gioco per un futuro più sostenibile.
Maria Letizia Ruello
Da 2022 ha aderito alle diverse campagne di disobbedienza civile nonviolenta organizzate da Ultima Generazione. Ha quindi partecipato ad azioni di disturbo diretto sotto varie forme. Ha a suo carico diverse denunce e attualmente è sotto processo per un'unica azione a Milano. In Ultima Generazione ha ruoli di responsabilità sia nel gruppo locale di Ancona (referente per le azioni) che a livello nazionale (referente del gruppo Portavoce). Ricercatrice universitaria, è sposata, ho una figlia e due figli.
Giulia Torbidoni, originaria di Senigallia, vive e lavora a Bruxelles dove fa la giornalista e segue, per l'Agenzia Gea e il quotidiano Eunews, i lavori delle istituzioni dell'Unione europea e della Nato. Entra in carcere da oltre 15 anni ed è tra i fondatori, insieme ad altre 4 persone, di Antigone Marche (maggio 2011). Sia prima che negli anni seguenti, ha portato avanti anche altri progetti, diversi da quelli propri di Antigone, come il giornale a Montacuto e corsi musicali a Montacuto e Barcaglione. Per Antigone Marche ha seguito gli Sportelli tutela diritti a Fermo e a Pesaro e attualmente fa parte del gruppo dell'Osservatorio sulle condizioni di detenzione. Dal 2017 è presidente dell'associazione regionale.
Roberta Sforza, originaria di Recanati, avvocata ed attivista. Esercita la professione ad Ancona dove si occupa prevalentemente di diritto dell'immigrazione. È consulente legale per un ente anti-tratta, nonché socia e volontaria attiva di Avvocato di Strada. Come legale ha aderito fin dalla prima ora a campagne informative e di sensibilizzazione sul decreto sicurezza.
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