L'Abbazia, conosciuta anche con il nome di Santa Maria di Grottaferrata e consacrata nel 1024 dal Pontefice Giovanni XIX, ospita religiosi Basiliani che seguono il rito bizantino, proprio della Chiesa di Costantinopoli.
Il Monastero venne fondato circa 50 anni prima dello Scisma d’Oriente e dopo di esso il cenobio criptense si mantenne sempre fedele alla Chiesa di Roma, dunque i cattolici possono partecipare al rito bizantino celebrato nell’Abbazia di San Nilo ed accostarvisi ai Sacramenti.
All’esterno il Monastero si presenta racchiuso da una massiccia cinta muraria merlata dotata di camminamento di ronda e da una rocca munita di torre semicircolare, la cui edificazione fu decisa nel 1482 dal Cardinale Giuliano della Rovere per il controllo e la difesa del luogo di culto. La progettazione del Castello Roveriano venne affidata probabilmente agli architetti Antonio da Sangallo e Baccio Pontelli. L’edificazione della struttura venne interrotta nel 1503, quando Giuliano della Rovere venne eletto Papa con il nome di Giulio II. Attualmente si conserva ancora il portone principale decorato da bassorilievi celebrativi, che all’epoca era dotato di ponte levatoio. L’attuale ponte di accesso all’Abbazia introduce al cortile con la grande statua di San Nilo ed al portico del Sangallo. La Chiesa di Santa Maria è affiancata da un campanile in stile romanico e presenta una facciata ornata da un enorme rosone. Attraverso la porta detta “speciosa” a motivo delle ricche decorazioni che la ricoprono, si accede all’interno della Basilica. Gli ornamenti interni, originalmente in stile romanico, sono stati ricoperti nel 1754 da un fitto rivestimento in stucco di stile barocco. Il soffitto in legno è del 1577, il pavimento in marmo policromo si raccorda al gusto del XIII secolo, mentre l’arco trionfale che divide la navata centrale dal presbiterio è decorato da mosaici del XII secolo con scene della Pentecoste.
La navata laterale contiene la cosiddetta Grotta Ferrata (cryptaferrata) e la Cappella Farnese con affreschi del Domenichino. All’ingresso dell’abside spicca l’icona di Maria col Bambino di Gian Lorenzo Bernini, alle spalle abbiamo il Santuario con il baldacchino da cui pende la Colomba argentata che custodisce il Santissimo Sacramento.
Il Museo dell’Abbazia
La visita del museo permette di ripercorrere più di duemila anni di storia del territorio, attraverso una raccolta di reperti archeologici e di opere d’arte, formatasi nel tempo grazie all’interesse dei monaci per le antichità e per la storia del monastero, a cui recentemente si sono aggiunti altri importanti materiali.
La raccolta è ospitata nelle sale rinascimentali, di cui una affrescata, del Palazzo del Commendatario e presenta un allestimento che segue un ordine cronologico.
La scultura antica e la statuaria antica, i sarcofagi, l’ipogeo “delle Ghirlande” di recente scoperta, mostrano la ricchezza e la qualità artistica che caratterizzavano le residenze e le sepolture dell’ager tusculanus in età romana.
A seguire sono esposti i notevoli resti dell’arredo liturgico e gli affreschi che ornavano la chiesa abbaziale nel medioevo, fino alle sculture, dipinti e oggetti liturgici dal Rinascimento all’età barocca.
Durata della visita ca 2 ore e 30
Costo della visita guidata, comprensivo di biglietto di ingresso ( Museo) e noleggio trasmittente, 25 euro.
Appuntamento alle ore 15.00 all'ingresso del complesso, Corso del Popolo 128, Grottaferrata RM
In prossimità grande parcheggio.
Per prenotare chiamare o inviare un messaggio WhatsApp al 3333380505 oppure inviare una email a
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