Aperta da un seminario avente come oggetto la chitarra fingerstyle che avrà luogo nella mattina dalle 10:30 alle 12:00 tenuto da Giovanni Ferro si terrà domenica 14 settembre a partite dalle 17:00 presso lo splendido e raccolto cortile del Centro Culturale "6 maggio 1848" in Via Mantovana 66 nel quartiere di Santa Lucia a Verona, “PROVE APERTE”, incontro tra musicisti che frequentano ambienti musicali spesso lontani tra loro: il jazz, la musica classica e quella più d’avanguardia.
L’idea delle Associazioni ZONACUSTICA e LeFate è un’evoluzione di quella che si era concretizzata nel maggio del 2024 ed era specificatamente pensata per i chitarristi ma che per questa nuova edizione si è allargata anche ad altri strumenti, come vedremo. Hanno accolto l’invito a partecipare a questo secondo incontro Federico Mosconi, Tommaso Castiglioni, Domenico Anselmi, Carlo Alberto Danieli, Giovanni Ferro e Mezuru Takahashi e, come si evince dal titolo “PROVE APERTE” si è deciso anche per quest’anno di dare la possibilità al pubblico di partecipare a questo incontro che si terrà, in caso di maltempo, in una delle ampie sale interne del Centro.
Il duo composto dal chitarrista Giovanni Ferro e dal vibrafonista Tommaso “Tommo” Castiglioni presenteranno un set di cinque brani, tre re-interpretazioni di brani come “Blessed Relief” di Frank Zappa (in origine su “Grand Wazoo” del ‘72), il secondo “The Donkey Jamboree” (su “Slide Show” di Ralph Towner e Gary Burton dell’86), il terzo un brano del pianista Horace Silver (l’originale su “Blowin’ the Blues Away” del ’59), due brani eseguiti in solo e soprattutto due brani originali, “Epb” di Ferro e “Batlov” di Castiglioni.
Federico Mosconi, chitarrista classico ma molto apprezzato anche come autore ed esecutore di musica “ambient” ha scelto un programma decisamente interessante che comprende due dei cinque preludi scritti da Heitor Villa - Lobos nel 1940: il primo in Mi minore (“Homenagem ao sertanejo brasileiro” dedicato ad un genere musicale nato in Brasile intorno agli anni Venti) ed il quarto (“Homenagem ao Indio Brasileiro”, dedicato naturalmente ai popoli Indios). Inoltre eseguirà “Drei Tentos”, tre brani del tedesco Hans Werner Henze (Gütersloh, 1º luglio 1926 – Dresda, 27 ottobre 2012) tratti dal suo “Kammerrmusik” del 1958, brani estremamente interessanti per la loro modernità il cui attento ascolto accende numerosi fari sui chitarristi classici e del mondo jazz a noi contemporanei.
Mezuru Takahashi, nato a Tokyo ma da molti anni residente a Verona, al di là del suo diploma in tromba classica al Conservatorio di Bolzano, è molto apprezzato per la sua “apertura” verso la musica contemporanea e per le sue capacità di combinare il suono naturale del suo strumento con l’elettronica e di interagire con altri musicisti; un set nel quale la sua capacità improvvisativa sorprenderà i presenti. In ambito jazzistico notevole il suo apporto del più recente lavoro di Giovanni Ferro “Evening Trip” del 2023 (
https://ildiapasonblog.wordpress.com/2023/06/04/giovanni-ferro-evening-trip/).
Domenico Alfonsi, fine chitarrista di ZONACUSTICA, ha approfondito negli anni la conoscenza del mondo del jazz nelle sue varie forme, riscoprendo brani classici di questo repertorio che abbinano l’idioma afroamericano con la più raffinata musica brasiliana. Assieme a Carlo Alberto Danieli, storico bassista da anni suo partner in svariati concerti, si avventurerà nella riscoperta di suoni e sensazioni appartenenti ad un tempo che non sembra mai trascorso.
Si è aggiunto al programma in queste ultime ore anche Carlo Alberto Danieli con il suo “Magic Bass”.
Come detto “PROVE APERTE” si terrà in caso di tempo avverso in una delle ampie sale interne del Centro.
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