Prosegue con un nuovo appuntamento, dedicato alla “casa sulla cascata” (1935-37), Pittsburgh, opera di F.L. Wright, il ciclo d’incontri "L’architettura per tutti. Le case più famose del mondo", la nuova rassegna di divulgazione dell’architettura, – che ogni anno toccherà una specifica categoria di edifici –, organizzata dalla Fondazione Benetton, a cura di J.K. Mauro Pierconti, storico dell’architettura e curatore dello spazio espositivo di Ca’ Scarpa.
È nel settembre del 1935 che l’architetto americano F. L. Wright visita per la prima volta, insieme a suoi committenti, – i coniugi Kaufmann –, l’area in cui avrebbe dovuto costruire per loro una casa per le vacanze, un luogo in cui rifugiarsi nel fine settimana per staccare dalla vita cittadina.
Wright si inoltra con loro nella foresta e vede l’articolata conformazione del terreno, gli alberi, la cascata, le pietre. Rientrando, l’architetto chiese solo di avere una mappa dell’area, che indicasse ogni cosa, anche la posizione degli alberi più grandi. C’erano infatti grandi alberi di quercia dai diversi colori, e poi ciliegi selvatici, betulle, aceri e molti esemplari di noce americano.
Poi, ritornato a casa, preparò una lettera per il suo cliente e gli scrisse delle cascate, di quanto il loro ricordo fosse rimasto in lui e di come si era formata nella sua mente una vaga immagine della casa accompagnata dalla “musica” del torrente.
Già con quella prima visita, Wright aveva deciso che la casa sarebbe sorta in quel punto, proprio sopra alla cascata.
Ha inizio così la storia di una delle case più straordinarie che siano mai state costruite: la “casa sulla cascata”, più nota come Fallingwater, immaginata e costruita sopra al vorticoso torrente, in perfetta simbiosi con la natura.
«È probabile che l’architettura si evolverà distaccandosi da questa casa» dirà Edgar Jr., figlio del committente, «ma essa darà sempre asilo agli uomini e li innamorerà, e attesterà una di quelle vittorie dello spazio e della forma e della luce, che restano incorruttibili».
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Verranno riconosciuti i crediti formativi per gli iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti e Conservatori di Treviso.