3 GIUGNO 2025 - ore 21 - SCENA MADRE
Lino Musella
Stato d'assedio. Una lettura per Gaza
"Voglio poter affrontare la storia e la lotta del mio popolo da una prospettiva estetica, distinta dalla lettura politica corrente e reiterata. Aspiro a radicare la mia vita nell'umano e nell'universale, non in una qualunque interpretazione specifica e limitata"
Mahmud Darwish.
"Stato d'assedio" di Mahmud Darwish, scrittore e giornalista palestinese scomparso nel 2008, unanimemente considerato tra i maggiori poeti in lingua araba; sarà l’occasione per conoscere un’opera che nasce dalle ferite della Storia, una lunga memoria dell’esilio come atto poetico di fronte a una realtà storica molto complessa.
È la poesia ad avere il compito di curare le ferite del "luogo", di guardare oltre; è la poesia a essere votata alla resistenza; è la poesia a dover essere più forte dell'assedio. A portare speranza di vita.
Stato d'assedio è un 'testo', come lo ha definito lo stesso autore, elaborato a Ramallah nel gennaio 2002, nelle settimane in cui la città era assediata dalle truppe israeliane di Ariel Sharon: Mahmud Darwish, che a Ramallah viveva, si è trovato perciò nella hala, ossia nella "condizione" di assediato.
Lo "stato d'assedio" nei versi del poeta va aldilà della condizione di vita nella quale si trovano le moltitudini concrete di cui il poeta è portavoce, di queste esprimendo sentimenti e pensieri.
Gli oggetti della riflessione sono la poesia nel suo farsi, la storia, il 'luogo', ossia lo spazio del pensiero, la forza che è impressa nell' affermazione della propria identità. Il dolore collettivo che tormenta quel 'luogo' per molti versi rimanda al futuro la soluzione dei risvolti personali. [...]
(Testo tratto dalla prefazione del traduttore e curatore della versione italiana Wasim Dahmash - "Stato d'assedio" di Mahmud Darwish, Edizioni Q, 2014)
Lino Musella Classe 1980, nasce a Napoli dove si forma in teatro come attore e tecnico, si trasferisce poi a Milano, alla scuola Paolo Grassi dove studia regia teatrale. Negli anni alterna l'attività di attore, a quelle di regista, tecnico e disegnatore luci. In teatro ha lavorato, tra gli altri, con Mario Martone, Carlo Cerciello, Valter Malosti, Serena Sinigaglia, Marcello Cotugno, Pierpaolo Sepe, Antonio Mingarelli, Tommaso Pitta, Fabrizio Arcuri, Andrea Baracco, Antonio Latella, Alfredo Arias, Andrea De Rosa, Jan Fabre, Daniel Veronese. Dal 2009 anima, con Paolo Mazzarelli, una propria compagnia che ha dato vita negli anni a numerosi spettacoli, ottenendo diversi premi e riconoscimenti, tra i quali ricordiamo il Premio ANCT alla drammaturgia, il Premio Hystrio alla drammaturgia, il premio Le Maschere del Teatro vinto come miglior attore emergente per lo spettacolo “La Società”. Nel 2017 - assieme a Monica Nappo e Paolo Mazzarelli - riceve il Premio Enriquez per lo spettacolo "Orphans". Da anni porta avanti un sodalizio artistico con Tonino Taiuti attraverso l’esperienza di Play Duett. Nel 2016, prodotto da Elledieffe, mette in scena "L’ammore nun è ammore", 30 sonetti di Shakespeare “traditi” e tradotti da Dario Jacobelli. Nel 2019 Musella è chiamato da Jan Fabre ad interpretare The Night Writer – Giornale notturno. Per la sua interpretazione vince il Premio UBU come miglior attore. Nel 2020/21 dirige e interpreta “Tavola tavola, chiodo chiodo” tratto dai carteggi di Eduardo De Filippo. Per questo spettacolo vince nel 2022 il premio Le Maschere del Teatro come migliore attore. Nel 2023 riceve il premio Hystrio all’Interpretazione.Viene candidato come migliore attore non protagonista ai David di Donatello nel 2021 ("Favolacce") e ai Nastri d’argento nel 2022 ("Qui rido io", "Il Bambino nascosto", "L’ombra del giorno") e nel 2023 ("Princess").In televisione ha fatto parte di "Gomorra" la serie, "The Young Pope", "Liberi tutti", "L’Ora" .Al cinema ha lavorato tra gli altri con Eduardo De Angelis, Francesca Staasch, Gianfranco Cabiddu, Valerio Mastandrea, Gianluca Iodice, Paolo Sorrentino, i fratelli D’Innocenzo, Ludovico Di Martino, Stefano Mordini, Carlo Luglio, Pupi Avati, Giovanni Maderna, Mario Martone, Roberto Andò, Giuseppe Piccioni, Roberto De Paolis, Francesco Lagi, Federico Bondi, Giovanni Dota, Giorgia Farina, Michael Mann, Marco Bellocchio.
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