Premessa: PER PARTECIPARE RIVOLGERSI AL 3286166887 LELIO LIBOTTE. Escursione IMPRGNATIVA con caratteristiche prettamente montane dove l'allenamento per raggiungere la meta risulta determinante. Il percorso progettato su andata e ritorno lungo una ottima carrareccia consente di fermarsi, per chi lo desideri, presso uno dei tanti magnifici punti panoramici.
Descrizione: poco dopo Antrodoco, dove il velino divide e origina le sue gole e l'uomo edificava prima dell’anno 1000 l’abbazia dedicata ai SS Quirico e Giulitta, si trova il punto di partenza di uno dei percorsi maggiormente dedicati agli amanti della montagna. (La struttura Benedettina ora privata e dedicata a ristorazione ed eventi). Va specificato che l’obbiettivo è il rifugio dedicato ad Angelo Sebastiani presso il Terminillo da non confondere con quello in Abruzzo presso i Piani di Pezza. L’uscita parte da quota 526 m per raggiungere i 1820 m tramite una salita pressoché continua di 18 km che risulta nel complesso ben pedalabile. E’ vero che sono presenti alcuni tratti per rifiatare ma di contro anche strappi con pendenze del 18%. Il tutto porta uno sviluppo altimetrico positivo di 1400 m di dislivello. Fondamentale sarà l’approccio cauto e la gestione delle energie da ricercare senza accelerazioni inutili e dando la possibilità alle gambe di scaldarsi progressivamente. La salita è del tipo che “non molla mai” ma siamo anche difronte ad uno dei tracciati che offre vedute tra le più spettacolari sui rilievi di Lazio e Abruzzo. Appena partiti il verde acceso dei boschi di querce avvolge e segue il Biker fino al paesino di Micigliano dove un prezioso fontanile dà la possibilità di scegliere di riempire le borracce con acqua di fonte o dell'acquedotto. Poco dopo il Borgo, già sui 1000 m, l’asfalto lascia il posto allo sterrato che in breve porta ad una terrazza naturale dove è sita la chiesetta dedicata a San Lorenzo patrono del paese. Il piccolo edificio, molto suggestivo, è a navata unica con portico antistante. Dietro l'altare un affresco rappresenta il diacono Lorenzo con in mano la graticola, simbolo del martirio, affiancato da S. Stefano. Il punto è cruciale perché da qui si prende quella che è la sterrata che con una serie infinita di tornanti scala letteralmente il lato nord est del Monte Valloni. Si procede tra abeti, faggi e in primavera anche con la tavolozza di mille colori e forme dei fiori di montagna. Terminati i tornanti, la salita continua più cattiva con un primo lungo traverso che sinuoso arriva ad aggirare il monte sui 1700 m. Da qui senza soluzione di continuità si arriva al lato sud del Monte Elefante dove raggiunti i 1819 m si ha la possibilità di scorgerne anche la cima di 2015 m. Sempre in traverso e ora in discesa si giunge ad una curva che svela finalmente la meta del giro rappresentata dal bel rifugio già citato. Lo stabile, situato a quota 1820 circa, offre la mirabile vista della cresta sud est e della vetta del Terminillo con la Sella di Leonessa sulla destra. Dopo una meritata sosta si torna sui propri passi tenendo bene a mente il tracciato compiuto e apprezzando visuali spesso sfuggite durante l’andata. La discesa si presenta lunga e molto divertente con punti critici solo in alcuni tornanti (non è una gara, prudenza!). Pennellando le curve ecco l'ultimo veloce tratto su asfalto che conclude un escursione che sarà molto difficile dimenticare.
Caratteristiche tecniche: percorso impegnativo con lunghezza di 40 km.
Salita di circa 18 km di cui solo 5 su asfalto e con sviluppo altimetrico di circa 1400 m. Sterrato ottimo e discesa con pochi tratti complicati, dove la gestione intelligente dei freni sarà importante.
Vi aspetto e buon divertimento
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