Imbrattare il Futuro in spiaggia (libera) con:
Domenica 3 Agosto dalle ore 11 alle ore 13
Concessione Balneare 48, Spiaggia Lilla di fronte al comune di Porto San Giorgio
Questa non è Ibiza. E noi non siamo turisti nella nostra città.
Da anni la costa è diventata un fronte di estrazione selvaggia di profitto. Nel sud delle Marche, Porto San Giorgio è stato l'atelier perfetto: consumo senza limiti, turismo mordi e fuggi, rifiuti ovunque, e un’amministrazione che esegue gli ordini di pochi interessi privati.
C’è chi sogna di trasformarla in un luna park balneare dove tutto si compra: pezzi di spiaggia, metri cubi edificabili, silenzio degli abitanti, tolleranza illimitata per ogni abuso.
Ma quel sogno, il loro sogno, non si è ancora realizzato.
E possiamo ancora impedirlo.
Perché nel frattempo, gli affitti salgono, gli spazi pubblici si chiudono e chi lavora nel turismo non riesce nemmeno a viverci in questa città. Anche la crisi ambientale è evidente, ma viene ignorata.
La costa è diventata l’ultima frontiera della rendita, e la rendita non conosce limiti: subaffitti selvaggi, edifici abbandonati lasciati marcire, movida spacciata per economia e servizi pubblici al collasso.
Il litorale non è proprietà privata.
Se gli spazi non servono alla collettività, tornino alla collettività: usi sociali, spazi pubblici, case popolari.
Chi sfrutta il territorio deve pagare.
Non è più accettabile che siano gli abitanti e i lavoratori a sostenere i costi del turismo usa-e-getta e dei profitti altrui.
Centro Sociale Autogestito
Officina Trenino 211
Porto San Giorgio FM
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