1 hour
JELMONI STUDIO GALLERY
Sat, 20 Dec, 2025 at 05:30 pm to 06:30 pm (CET)
JELMONI STUDIO GALLERY
via Molineria San Nicolò 8, Piacenza, Italy
JELMONI STUDIO GALLERY
MILANO LONDRA BERLINO
contemporary art
GIOVANNI INGINO
LINO BUDANO
I SALMI DI SANTIAGO
PATER NOSTER
FROM DECEMBER 20, 2025 TO JANUARY 4, 2026
INAUGURATION DECEMBER 20, 5:30 PM
GIOVANNI INGINO
I salmi di Santiago, Giovanni Ingino - Quindici fotografie, selezionate tra più di tremila scattate nell’arco temporale di quattro anni, dal 2016 al 2019, lungo il percorso francese (12 fotografie) e portoghese (3 fotografie) , ciascuna corredata dalla didascalia di un Salmo di David. Immagini semplici, dimesse, che raccontano non un viaggio fisico, di cui si vuole conservare il ricordo, ma un itinerario di ricerca spirituale, un viaggio nell’anima. Nessun intento documentaristico - i luoghi ripresi sono quasi tutti sconosciuti, non compaiono chiese o cattedrali, nè momenti di cerimonie religiose - e nessun "effetto cartolina": solo un bianco e nero sobrio, testimonianza di un percorso privato di devozione, attraverso la contemplazione della bellezza delle opere del Signore, per rammentare a noi stessi che cosa è l’uomo, nel suo rapporto con il Creato; la figura umana, infatti, compare in una sola fotografia (la bambina che gioca con il cane) perché come diceva Giovanni Comisso: “Nel paesaggio è il primo segno delle mani di Dio e giustifico certi esseri sensibili che nel mezzo dei paesaggi più belli attestano d’aver veduto l’apparizione della divinità. L’altro segno è l’uomo, ma l’uomo si forma e cresce in rapporto al paesaggio: è uno specchio del paesaggio”.
LINO BUDANO
Pater Noster, Lino Budano - Un artista rilevante, Lino Budano ritrae la condizione umana stabilendo una tensione ambigua tra il suo linguaggio raffinato e i soggetti ritratti. Nelle sue opere figure umane e oggetti di uso quotidiano appaiono isolati nel proprio mondo, immersi in atmosfere inquietanti e oniriche. Budano trae ispirazione per i suoi lavori talvolta da immagini trovate, ma nella maggior parte dei casi da fotografie scattate da lui stesso. Indipendentemente dalla loro origine, le sue opere raffigurano una realtà soggettiva che rievoca uno spazio e un tempo ambigui e indistinti.
Come sottolinea l’artista, «Il nostro corpo si trasforma, ciò che avviene in noi è fuori dal nostro controllo, l'angoscia urge in una espressione a cui non sappiamo dare risposta. Le influenze esterne sono sempre più tecnologicamente pressanti, il sintetico influenza il naturale» (organico verso artificiale, i codici che sottostanno, il linguaggio binario con o contro il linguaggio genetico). La posta in gioco costante: l'uomo. Inoltre, l'artista ha esplorato anche il linguaggio cinematografico: alla base dei suoi cortometraggi ci sono disegni, dipinti, schermo sculture e video sculture che sembrano messe in scena o, perfino, protagonisti di una performance sottoforma di "tableaux vivants". In essi è presente il contrasto tra la realtà quotidiana e una dimensione parallela splendida o oscura. Attraverso il lento movimento della videocamera, Budano osserva i rituali dell’alienazione umana o dà vita a intensi momenti di sospensione, concentrando l’attenzione dello spettatore su un particolare specifico «la vita oltre».
JELMONI STUDIO GALLERY
MILAN BERLIN LONDON
Event curatorial assistant
Anna Atenasio
Staff tecnico
Rodolfo Santini
Anna Bassi
Mirella Pende
Katia Dossena
Jelmoni Studio Gallery
Milan, Berlin, London
via Molineria S. Nicolò, 8 Piacenza - ItalyJELMONI STUDIO GALLERY
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LINO BUDANO
I SALMI DI SANTIAGO
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FROM DECEMBER 20, 2025 TO JANUARY 4, 2026
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GIOVANNI INGINO
I salmi di Santiago, Giovanni Ingino - Quindici fotografie, selezionate tra più di tremila scattate nell’arco temporale di quattro anni, dal 2016 al 2019, lungo il percorso francese (12 fotografie) e portoghese (3 fotografie) , ciascuna corredata dalla didascalia di un Salmo di David. Immagini semplici, dimesse, che raccontano non un viaggio fisico, di cui si vuole conservare il ricordo, ma un itinerario di ricerca spirituale, un viaggio nell’anima. Nessun intento documentaristico - i luoghi ripresi sono quasi tutti sconosciuti, non compaiono chiese o cattedrali, nè momenti di cerimonie religiose - e nessun "effetto cartolina": solo un bianco e nero sobrio, testimonianza di un percorso privato di devozione, attraverso la contemplazione della bellezza delle opere del Signore, per rammentare a noi stessi che cosa è l’uomo, nel suo rapporto con il Creato; la figura umana, infatti, compare in una sola fotografia (la bambina che gioca con il cane) perché come diceva Giovanni Comisso: “Nel paesaggio è il primo segno delle mani di Dio e giustifico certi esseri sensibili che nel mezzo dei paesaggi più belli attestano d’aver veduto l’apparizione della divinità. L’altro segno è l’uomo, ma l’uomo si forma e cresce in rapporto al paesaggio: è uno specchio del paesaggio”.
LINO BUDANO
Pater Noster, Lino Budano - Un artista rilevante, Lino Budano ritrae la condizione umana stabilendo una tensione ambigua tra il suo linguaggio raffinato e i soggetti ritratti. Nelle sue opere figure umane e oggetti di uso quotidiano appaiono isolati nel proprio mondo, immersi in atmosfere inquietanti e oniriche. Budano trae ispirazione per i suoi lavori talvolta da immagini trovate, ma nella maggior parte dei casi da fotografie scattate da lui stesso. Indipendentemente dalla loro origine, le sue opere raffigurano una realtà soggettiva che rievoca uno spazio e un tempo ambigui e indistinti.
Come sottolinea l’artista, «Il nostro corpo si trasforma, ciò che avviene in noi è fuori dal nostro controllo, l'angoscia urge in una espressione a cui non sappiamo dare risposta. Le influenze esterne sono sempre più tecnologicamente pressanti, il sintetico influenza il naturale» (organico verso artificiale, i codici che sottostanno, il linguaggio binario con o contro il linguaggio genetico). La posta in gioco costante: l'uomo. Inoltre, l'artista ha esplorato anche il linguaggio cinematografico: alla base dei suoi cortometraggi ci sono disegni, dipinti, schermo sculture e video sculture che sembrano messe in scena o, perfino, protagonisti di una performance sottoforma di "tableaux vivants". In essi è presente il contrasto tra la realtà quotidiana e una dimensione parallela splendida o oscura. Attraverso il lento movimento della videocamera, Budano osserva i rituali dell’alienazione umana o dà vita a intensi momenti di sospensione, concentrando l’attenzione dello spettatore su un particolare specifico «la vita oltre».
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