C'è stato un tempo in cui i sogni erano importati dalla televisione, futuri violenti in cui tutte le speranze delle generazioni passate, presenti e future erano date in mano non ai grandi, ma a dei ragazzini che guidavano robot giganteschi. Ci immedesimavamo in quei personaggi, semplicemente perché potevamo essere noi a salvare quei mondi, a salvare questo mondo...
Le cose sono andate in maniera diversa, il mondo, il nostro mondo e peggiorato e di quel periodo, e di quella promessa infranta, ci è rimasta solo una grande nostalgia.
Nostalgia. Memoria. Ricordo.
Sono questi gli elementi della pittura di Fabrizio Spadini.
L'autore guarda al passato: al passato della nostra infanzia, quello dei super-robot e tutto quello che ci ha lasciato; ma anche a quello della storia dell'arte rielaborando periodi e tecniche di pittura, citando i grandi della storia dell'arte, i Picasso, i De Chirico e ancora più indietro.
Quello che ne esce non è un vuoto citazionismo ma una rielaborazione che ci sprona a leggere il nostro presente con visioni concrete che mettono indiscussione il nostro quotidiano.
L'inaugurazione avverrà SABATO 27 SETTEMBRE alle ore 18:30.
FINISSAGE DOMENICA 26 OTTOBRE.
INGRESSO LIBERO.
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