Presentazione del libro "Primma chi sia bugghju"

Primma chi sia bugghju · Prima che sia buio può
essere considerata la raccolta della maturità dell'autrice, un percorso poetico che è anche un percorso di vita, attraverso le tematiche a lei più care, espresse in una cifra stilistica molto personale, curata,quasi rigorosa, essenziale nella struttura dove ogni singola parola conta per la sua forza intrinseca ma
anche per la sua valenza evocativa.
Una raccolta di versi sincera e diretta, in cui rivela molto di sé, del suo sguardo sul mondo, della sua visione della vita che lascia intuire sempre la speranza anche nei momenti più duri. E lo fa
sottovoce, con un pudore tutto femminile, quasi d'altri tempi. Nella presentazione è lei stessa poi a spiegare meglio da dove tragga linfa la sua ispirazione, quale il senso e lo scopo di questa pubblicazione.

L'autrice è originaria di Calangianus, cui è rimasta sempre molto legata, pur vivendo da molto tempo e felicemente a Olbia, dove si è trasferita dal 1980, dopo la nomina in ruolo, per insegnare lettere nella ex scuola Media N.3. Ha esordito nella poesia gallurese nel 1988, vincendo il primo premio con Turrendi proprio
a Calangianus. Da allora la sua produzione poetica nella lingua materna non si è fermata. Ogni partecipazione a vari concorsi in Sardegna ha raccolto sempre importanti riconoscimenti, fino al prestigioso Ozieri. Nel 2009 ha visto la luce la sua prima silloge Chena fili. L'ultima partecipazione nel 2014, al "Premio di puisia gaddhurésa e cossa Lungoni", le ha riconosciuto insieme al primo premio, anche la targa speciale per il ventennale. Da allora si è ri-
tirata dai concorsi ma ha continuato a tenere viva la sua passione per la poesia, riprendendo anche la scrittura in lingua italiana, sempre amata e coltivata ma tenuta quasi gelosamente in serbo fino alla raccolta di questo volume, dove le sue due anime linguistiche si affiancano, uniscono e procedono in armonia.

L'autrice dialoga in lingua gallurese con il poeta Paolo Russu e in italiano con la giornalista e poetessa Marella Giovannelli.
Le letture sono affidate a Marzia Meloni e le musiche a Mario Nanu
Editrice
TAPHROS

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