Ferdinando Principiano, l'equilibrio sopra ogni cosa

Un'altra imperdibile degustazione con la Banca del Vino: ospite .

È un fatto che i Principiano, cavalieri templari in fuga dopo la presa di Gerusalemme, sono in Piemonte sin dal 1187, anche se il primo Principiano a Monforte d'Alba risulta registrato nel 1740.

L'altra cosa di tutta evidenza ha a che fare con la profonda sensibilità che guida l'agire in vigna (e, di conseguenza, in cantina) dei Principiano: «se il senso dell'umano risiede nel pensare a chi verrà dopo di noi – così in Slow Wine 2025 –, Ferdinando Principiano ne è perfetto interprete. Ha preservato faggete di 400 anni, piantato olivi dove altri avrebbero ampliato i vigneti, ha comperato prati e boschi».

Nel corso della serata condotta da Adele Granieri e Alessandro Marra, degusteremo alcune delle etichette più rappresentative dell'azienda di Monforte d'Alba (CN).

Inizieremo con l'assaggio del Langhe Bianco 750 m. s.l.m. 2019, omaggio a una grande uva autoctona del Piemonte qual è il timorasso, e della Barbera d'Alba Laura 2021, una vera rarità, ottenuta da vecchie piante antecedenti al 1934 allevate nella parte superiore della parcella situata nella MGA Ravera.

Proseguiremo poi con due orizzontali dei prestigiosi Barolo della casa. Prima i 2019, con il Barolo del Comune di Serralunga, il Barolo Boscareto e il Barolo Ravera; poi i 2012, con il Barolo Boscareto e il Barolo Ravera.

Al termine della degustazione dei 7 vini sarà servito un piatto in abbinamento.

Calici Bormioli in sala, servizio a cura dei sommelier Fisar.

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