La Scuola Spirituale della Rosacroce d'Oro invita ad un ciclo di conferenze pubbliche intitolato:
LA META È IL CAMMINO
INTRODUZIONE - 07 marzo ore 18.30
Questo insieme di testi si addentra nella spiegazione dei processi grazie ai quali gli esseri umani ottengono conoscenza, tanto delle cose visibili che di quelle invisibili, e del fatto che tale “scoperta” è sempre unita alla “sorpresa”. Ma l’«Eureka!» non si produce senza sforzo, senza conflitto; il fuoco scaturisce dallo scontro della pietra focaia con l’ossidiana. La conoscenza è la base del discernimento e quest’ultimo è imprescindibile per il Cammino spirituale e per lo sviluppo dell’intelligenza spirituale.
LA NECESSITA’ DELLO STUPORE - 28 marzo ore 18.30
La cultura occidentale ha perso il senso ciclico, circolare, del tempo. Questo fa sì che l’essere umano veda sé stesso da qualche parte su una linea retta che lo conduce fino a un altro punto sulla stessa linea; tra questi due punti – il punto in cui si trova e quello che vorrebbe raggiungere – si trova un cammino, per cui egli vede anche il Cammino spirituale come una successione di tappe in cui continua ad apprendere cose. Tutto questo vale generalmente per ogni tipo di cammino, ma per il Cammino spirituale questo modo di vedere le cose è nocivo. Perché? Non perché sia difficile determinare la meta, ma per l’impossibilità di determinare la propria posizione nel presente.
IL CONFLITTO INTERIORE - 04 aprile ore 18.30
Benché sappiamo che energia e materia sono la stessa cosa, noi le sperimentiamo come contrapposte. Energia o pensiero e materia o sostanza si generano reciprocamente, producendo movimento; ma gli esseri umani rifiutano il cambiamento, il rinnovamento, poiché ogni rinnovamento comporta l’abbandono di qualcosa. Vorremmo il nuovo conservando il vecchio: questa è la causa dei conflitti interiori.
IL DISCERNIMENTO ESSENZIALE - 09 maggio ore 18.30
La pressione delle cose esterne a noi ci lascia uno scarsissimo margine di libertà; e molte volte, facendo uso di questa libertà, generiamo situazioni che riducono ancora di più il nostro libero arbitrio. Sapere se ciò che sto per fare è un atto sovrano o un’imposizione sottile dell’ambiente che mi circonda è la base per iniziare la riconquista della vera autonomia interiore.
IL DHARMA E L’INTELLIGENZA SPIRITUALE - 30 maggio ore 18.30
La nostra società contempla con stupore il livello di immoralità dei suoi dirigenti – politici, religiosi o culturali che siano – e reclama un ritorno ai valori tradizionali, dimenticando che, anche quando la società era retta da tali valori, presentava la stessa corruzione, solo più dissimulata. Esiste una legge morale scritta secondo regole e interpretata da giudici e sacerdoti, basata sul premio e sul castigo; ed esiste un’etica scritta con lettere d’oro nel cuore di ogni essere umano, che non richiede interpreti né tavole di pietra. Gli antichi hindù la chiamavano Dharma, la legge del cuore. Per vivere secondo il Dharma, l’essere umano deve sviluppare l’intelligenza spirituale, ponendola al di sopra dell’intelligenza razionale e di quella emozionale, senza che queste vengano annullate.
Vico del Papa 7R/9R - GENOVA
per info:
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ingresso libero e gratuito
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