Inaugurazione mostra:
Sabato 22 Novembre ore 18:00
presso La Stazione degli Artisti
Piazza Martiri d'Ungheria 2, Gambettola
Mostra aperta fino al 14 Dicembre, Sabato e Domenica dalle 16:00 alle 19:00, ingresso libero.
Adua Castellucci nasce a Cesena nel 1963.
Mosaicista e poetessa autodidatta, definisce il suo lavoro come mosaico moderno: i suoi quadri sono interpretazioni tridimensionali dei messaggi visivi interiori dell’artista.
La sua è un’arte prevalentemente figurativa, realizzata con cura minuziosa dei dettagli. Si ispira al mondo, all’essere umano e alla sua complessità interiore. Le sue opere rappresentano la nascita, la vita, la morte, l’anima e i misteri sconosciuti che viviamo ogni giorno, mentre ci poniamo domande spesso senza risposta.
Crede nel destino e nel fato, complici della poesia della vita che ci accompagna ogni giorno. Dice di essere diventata “specchio del riflesso del proprio inconscio”: crea ciò che vede e sente.
Adua è dissacrante nel pensiero, determinata e sublime nell’arte. Utilizzando materiali naturali di recupero – cortecce d’albero, uova di struzzo, vetri colorati, conchiglie e aculei di istrice – compone un universo celestiale popolato da personaggi dalle sembianze surreali. I suoi quadri emanano luce e potenza evocativa.
Adua ama artisti come Victor Brauner, Frida Kahlo e Joel-Peter Witkin.
In questa mostra personale è accompagnata dall’artista Davide Babbi: la collaborazione tra i due nasce da una profonda e lunga amicizia, iniziata anni fa e ancora viva nel presente.
Davide Babbi si è formato attraverso un percorso artistico diversificato, sempre guidato dalla ricerca nel campo dell’immagine e dalla sperimentazione con materiali di recupero. La sua arte è un itinerario interiore fortemente caratterizzato: è mistero, sensibilità, meditazione e contemplazione, quasi una profezia. È tutto ciò che si incontra e ci confonde, l’irrisolto che non si confessa, la malinconia di ritrovarsi sospesi alle proprie illusioni senza saperne scendere; è la poesia coagulata in immagini che, come parole traghettate dall’anima, esprimono sofferenze e passioni nel linguaggio universale delle emozioni.
Per entrambi, le opere esposte sono il racconto di un lungo percorso artistico iniziato con il loro incontro: visioni profonde e mutevoli dell’arte, segnate da cambiamenti personali, tecnici e interiori.
“Sorriso Verticale” è il risultato di questo viaggio — un invito a condividerlo.
Una sala sarà inoltre dedicata al mosaico artigianale di Adua: specchi, decorazioni natalizie e altri oggetti d’arredo. La vendita avviene in forma privata, direttamente con l’artista.
Adua ha partecipato a numerose mostre, collettive e personali, in Emilia-Romagna, ottenendo riconoscimenti anche in Francia e su diverse testate giornalistiche per le sue poesie e le sue opere.
Insieme ad altri artisti del territorio, ha fondato il Collettivo Stigma.
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