Comunicato stampa
Il Consiglio dei Ministri ha sciolto l’Amministrazione comunale di Caserta per infiltrazione mafiosa.
E’ necessario aprire una riflessione in questa città, nella quale il rapporto tra cittadinanza e istituzioni è stato a lungo segnato da incompetenza, mancanza di ascolto e dalla prevaricazione di interessi opachi sul bene comune.
Le nostre associazioni, in questi anni ultimi anni di consiliatura, hanno avanzato una serie di proposte che sono state trattate tutte con sufficienza, con arroganza. Di fatto, NESSUNA HA TROVATO ACCOGLIMENTO.
Abbiamo fatto la battaglia sul Pinqua, affinché le case popolari di Via Trento beneficiassero di fondi per la riqualificazione.
Abbiamo chiesto di rivedere la realizzazione del parcheggio-mostro in Via Feudo San Martino.
Abbiamo chiesto il Piano Urbanistico Comunale, con destinazione “inedificabile” per il Macrico.
Abbiamo spinto affinché si aprisse la villetta di Via Acquaviva, affinché si rinnovasse il Patto di collaborazione per quella di Via Arno.
Abbiamo dato disponibilità a realizzare i Progetti di Utilità Collettiva, rivolti a chi percepiva il Reddito di Cittadinanza.
Abbiamo proposto l’estensione del Piedibus a tutte le scuole e la sperimentazione di strade scolastiche.
Abbiamo insistito affinché il Comune si muovesse a riqualificare l’Ex Onmi di Viale Beneduce come spazio sociale, affinché non perdesse il progetto di accoglienza SPRAR.
La lista sarebbe ancora lunghissima.
Però, è importante sottolineare anche un’altra cosa.
Laddove è stato possibile, anche in assenza di risposte istituzionali, ABBIAMO FATTO DA SOLI.
Non abbiamo aspettato, non ci siamo disperati, né siamo stati “con la coscienza a posto” .
Ci siamo rimboccati le maniche, e abbiamo iniziato, dal basso, a costruire una città diversa, la città che volevamo. Una città che non lascia indietro nessuno, che offre opportunità, spazi e servizi ai suoi cittadini.
Oggi forse conosciamo un motivo in più dei silenzi, dei dinieghi, delle omissioni.
E allora di fronte alla notizia di uno scioglimento per camorra, intendiamo con ancora più forza proseguire sulla strada che la città ha iniziato ad inventarsi, una strada differente, che avvicina il cittadino alla politica, alla gestione della cosa pubblica nella quale essere protagonisti. Questa strada è di tutti coloro che vogliono impegnarsi in prima persona per far rinascere la nostra città e passa per la giustizia sociale ed ambientale, per la rigenerazione e la gestione condivisa e democratica dei beni comuni, per il diritto alla casa, alla salute, al lavoro, alla sicurezza ed ai servizi. Percorsi che intendiamo rilanciare e continuare a costruire insieme.
Diamo perciò appuntamento per un’ASSEMBLEA PUBBLICA ANTICAMORRA mercoledì 30 aprile 2025, alle 17:30, presso la sede del Comitato Città Viva/Biblioteca Tonino Casolaro in Via Volturno 30.
Comitato Città Viva, Centro Sociale Ex Canapificio
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