«Avvincente e illuminante… al cuore del notevole esordio di Te-Ping Chen vibra una domanda troppo importante per il nostro 21esimo secolo: Che cos’è la libertà?» – Jennifer Egan
📚 Nasce il bookclub "Sinomondi", che si incontrerà una volta al mese presso La confraternita dell'uva.
Sarà curato da Federico Picerni e Valeria Zanier, docenti Unibo, in collaborazione con l'associazione Sinomondi.
Il gruppo è aperto a chiunque, dal neofita del tema a chi ne ha una passione smodata 😉
I libri in programma saranno disponibili di mese in mese in libreria.
👉🏽 L'associazione organizza attività di promozione, divulgazione e dibattito sui vari aspetti culturali che riguardano la Cina e le altre realtà sinofone (parlanti cinese) nel mondo e, in particolare, l'Europa, prefiggendosi così di contribuire a creare maggiore sensibilità e informazione su questi temi storici e attuali.
🇨🇳 Il sesto incontro è su Terra dei grandi numeri di Te-Ping Chen (Racconti edizioni).
Chi parte con noi?
📅 mercoledì 17 settembre | 18:30
La confraternita dell'uva - Libreria indipendente
via Belmeloro 1/E
Bologna
📚 IL LIBRO: È un normale giorno di mercato quando in un villaggio anonimo e millenario irrompe il qiguo, un frutto dolcissimo che prima delizia tutti infondendo ottimismo e poi li strazia, facendo riemergere i drammi e le bugie di un passato collettivo mai davvero espiato.
Come quello di Bayi, che in fuga da un ex tossico prova a rifarsi una vita in una città dove i bollettini quotidiani esortano al buonumore mentre i contestatori vengono fatti sparire.
Nella nuova Cina il riscatto sembra mescolarsi inevitabilmente all’illusione, soprattutto personale: Cao Cao si arrabatta fra gli scarti del paese per costruire una macchina volante e ingraziarsi finalmente un disinteressato funzionario del Partito comunista; Zhu Feng punta tutto sugli indici del mercato azionario, smarrendo se stesso.
Sono parabole individuali di un popolo proverbialmente compatto e contraddittorio, come i pendolari della stazione di Gubeikou, costretti da un guasto alla linea a ridefinire una società in miniatura in cui alla libertà vengono preferite la disciplina e le promesse di un’intera nazione.
Al cuore di questi dieci racconti ci sono personaggi teneri, bizzarri, talvolta inquietanti e spesso molto soli, persi nei grandi numeri della loro terra e forse uniti da un anelito di rivalsa che non è solo economica o sociale ma riguarda lo scarto tra generazioni, il tentativo di costruirsi un’identità fra ingerenze governative e nuovi modelli culturali – come a voler trovare il centro di una condizione esistenziale che appare sempre in bilico.
Alternando favole cupe a storie più realistiche e taglienti, Te-Ping Chen ci restituisce un ritratto della Cina, e della diaspora negli Stati Uniti, tanto delicato quanto impietoso.
✍🏿 L'AUTORE: Te-Ping Chen per anni è stata corrispondente da Hong Kong e Beijing per il Wall Street Journal. I racconti di Terra dei grandi numeri sono apparsi su The New Yorker, Granta, Guernica, Tin House e The Atlantic.
Oggi vive a Philadelphia, dove continua a occuparsi di Cina in ambito giornalistico.
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Info:
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