“Naharina” significa “il popolo del fiume”, un nome con cui gli antichi egizi indicavano alle popolazioni che vivevano nei pressi dei fiumi Eufrate e Khabur, in Siria.
Attualmente l'acqua scorre nel Khabur solo quando piove, poiché la Turchia lo ha prosciugato. L'Eufrate è invece sempre più strozzato a causa delle politiche ecocide di Erdogan. Il popolo del fiume, senza fiume: è questo il punto di partenza del documentario “Naharina” addentrandosi nelle comuni che promuovono la partecipazione democratica dal basso.
Presentazione a cura del giornalista Ernesto Kieffer - Heraldo - che dialogherà in collegamento con il regista e in sala con Pietro Albi di One Bridge To (VR).
“Naharina” di Ferran Domènech Tona
Spagna – Siria, 2025, 51'
documentario
Proiezione ore 20:30
Biglietto unico: 6€
Prima della proiezione sarà possibile gustare piatti libanesi a cura di Tabulè e il bar del cinema sarà fornito di Gaza Cola.
Per informazioni scrivete a
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Sinossi:
“Naharina” significa “il popolo del fiume”, ed è il nome attribuito dagli antichi egizi alle popolazioni che vivevano nei pressi dei fiumi Eufrate e Khabur, in Siria. Attualmente l'acqua scorre nel Khabur solo quando piove, poiché la Turchia lo ha prosciugato. Dal canto suo, l'Eufrate è sempre più strozzato a causa delle politiche ecocide di Erdogan. Il popolo del fiume, senza fiume. Questo è il punto di partenza del documentario Naharina. Il lavoro si addentra nelle comuni, che promuovono la partecipazione democratica dal basso; nelle cooperative, che organizzano lavoro e ricchezza in modo orizzontale; nelle case delle donne, che hanno contribuito alla liberazione e all'autonomia delle donne e, infine, nelle forze di sicurezza interne, che hanno introdotto il pensiero comunitario in un contesto feroce come quello della sicurezza in Siria. Tutto questo in un momento di relativa calma, dove la guerra a bassa intensità continua a provocare una lenta e inesorabile distruzione.
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Il Cinema Teatro Nuovo San Michele supporta l’iniziativa dell’associazione culturale Veronetta Centoventinove. La rassegna vede la collaborazione di La Sobilla, FILM Middle East NOW di Firenze, OpenDDB, Revolver film, Heraldo, Prosmedia e Tabulè.
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