Dopo il presidio del 19 luglio, torniamo in piazza il 7 settembre, la prima domenica del mese ad ingresso gratuito nei musei, alle ore 9:30 al Piazzale degli Uffizi per far sentire ancora una volta la nostra voce.
E lo faremo finché la Dussmann non risponderà alle nostre richieste.
Chiediamo con forza l’applicazione del contratto Federculture, che garantisce salari dignitosi e maggiori diritti, in linea con le recenti applicazioni di questo contratto in molti musei civici italiani, Firenze compresa. Pretendiamo le maggiorazioni domenicali, così come stabilito dalla sentenza della Cassazione n. 31712/2014. Chiediamo spiegazioni sul mancato raggiungimento delle ore settimanali da contratto e sul mancato pagamento degli straordinari.
Dal nostro primo presidio inoltre la situazione non è migliorata: molte lavoratrici e lavoratori segnalano ferie calate dall’alto e non comunicate ai dipendenti e continuano le negazioni dei diritti e le minacce sul posto di lavoro.
Per cambiare tutto questo l'unico modo è partire da noi che viviamo sulla nostra pelle queste condizioni di lavoro.
*BASTA SALARI DA FAME!*
Non si può lavorare a meno di 10 euro l'ora.
Vogliamo un salario che ci permetta di vivere in modo dignitoso in una città in vetta alle classifiche per il costo della vita.
*BASTA PRECARIETÀ!*
Vogliamo contratti stabili e dignitosi, non a termine e rinnovati di tanto in tanto. Siamo lavoratori e lavoratrici, non numeri o risorse!
*BASTA PART-TIME INVOLONTARIO!*
Vogliamo lavorare a tempo pieno e non con straordinari, pagati come ore ordinarie o nascoste in buste paga. Non possiamo vivere con poche ore di lavoro al giorno.
*BASTA MULTISERVIZI!*
Vogliamo un contratto che rispecchi la nostra mansione: vogliamo l'applicazione del CCNL Federculture per tutti i lavoratori della cultura.
*BASTA APPALTI!*
Il sistema degli appalti e del lavoro in somministrazione sono il primo vettore dello sfruttamento. Vogliamo la internalizzazione di noi lavoratori e l'assunzione diretta da parte dell'ente per cui lavoriamo.