Doppio Live infuocato per 2 band del nostro territorio:
Rètro:
Era la fine degli anni '90: a Glasgow c'erano i Mogwai, a Cuneo i Marlene Kuntz, a Bologna i Massimo Volume, a Catania gli Uzeda.
A Bari, nel loro piccolo, si formavano i Rètro.
Power trio viscerale e notturno, i Rètro hanno calcato le scene indipendenti per quasi dieci anni, vivendo il loro momento più alto con la partecipazione al festival Arezzo Wave nel 2003. Poi, come spesso accade: “Sarebbe stato bello invecchiare insieme — la vita ci spinge verso direzioni diverse”. E così è stato.
A vent’anni dall’ultimo live, però, la nostalgia e il bisogno di tornare a dire qualcosa li riportano sul palco. Con la voglia autentica di scrostare la ruggine dagli strumenti e dall’anima. Oggi i Rètro rinascono con Onofrio al basso e voce, Nicola alla chitarra, un batterista nuovo di zecca, Vanni, e il supporto di Valentina, che affianca Onofrio alla voce dando nuova profondità emotiva al progetto.
Con la loro musica i Rètro amano compiere un viaggio nell’oscurità.
Perché tutti abbiamo un lato oscuro, e tirarlo fuori può essere catartico. Sul palco, questo lato prende forma in suoni ruvidi, tensioni emotive, silenzi che pesano e improvvise esplosioni. Un ritorno che non è semplice revival, ma necessità.
Soul of Salem:
Soul of Salem è una band psych stoner blues nata nel profondo Sud, a Bari, nel 2019. Un progetto che affonda le proprie radici in atmosfere oscure, rituali sonori e visioni lisergiche, dove il blues più viscerale si fonde con la potenza ipnotica dello stoner e le suggestioni psichedeliche.
La voce magnetica di Claudia guida il rituale, sospesa tra ombra e trance; il battito solido e tellurico di Carlo alla batteria costruisce fondamenta tribali; le chitarre di Francesco scavano tra distorsioni sabbiose e riverberi acidi; il basso di Antonio avvolge tutto con linee profonde e oscure. Insieme danno vita a un suono denso, caldo e allucinato, che sembra arrivare “dalle mani delle streghe”, come suggerisce il loro stesso immaginario.
I Soul of Salem raccontano attraverso la musica un Sud arcaico e visionario, fatto di polvere, fuoco e notti senza confini. I loro brani sono viaggi lenti e potenti, tra blues primordiale, psichedelia e groove ossessivi.
Attivi dal 2019, portano dal vivo un’esperienza intensa e viscerale, dove ogni concerto diventa un rito collettivo e ogni nota un richiamo alle parti più oscure e profonde dell’anima.
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