Un tour iniziatico ed esoterico da Rosazza a Rennes-le-Château? Noi lo facciamo davvero! Dal 27 settembre al 3 ottobre 2025 in 7 giorni e 6 notti partiremo dal cuore simbolico del Piemonte per raggiungere i Pirenei francesi, alla ricerca di tracce, indizi e rivelazioni che parlano di Maria Maddalena, Catari, Templari, Alchimia e Misteri Irrisolti.
Ci muoviamo a bordo di un bus Gran Turismo, viaggiamo comodi ma con lo spirito dell’avventuriero. Soggiorniamo in hotel 3 stelle, con mezza pensione, per avere sempre le energie giuste e condividere riflessioni sotto le stelle. Con noi, due guide speciali: Irene Belloni e Riccardo Gambi, esperti di simbologia, storia alternativa ed esoterismo, che renderanno ogni tappa un portale verso l’invisibile.
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Un viaggio iniziatico che parte dal cuore del Piemonte e si snoda tra Italia e Francia, seguendo un filo invisibile che unisce simboli, misteri e memorie spirituali. Si comincia da Rosazza, il borgo esoterico costruito dal senatore massone Federico Rosazza, dove ogni pietra parla il linguaggio della massoneria, dell’alchimia e dell’architettura sacra. Le sue strade e le sue torri ci guidano tra codici e significati nascosti, aprendoci all’arte di leggere il mondo con occhi simbolici.
Proseguendo verso il Santuario di Oropa, incontriamo la Madonna Nera, archetipo del femminino sacro che affonda le radici in culti ancestrali legati alla Terra e alla rigenerazione. Qui, tra sacro e pagano, si intrecciano i fili della spiritualità templare, delle Madonne nere e del culto del “Roc della Vita”, un’antica roccia sacra che rappresenta il grembo della Dea. L’edicola di Sant’Eusebio e l'enigmatica Ultima Cena di Bernardino Lanino ci parlano con linguaggi cifrati, offrendo un invito a guardare oltre l’apparenza.
Il viaggio continua attraversando le colline liguri fino a Saliceto, dove la Chiesa di San Lorenzo, scolpita come un libro di pietra, rivela un complesso sistema di simboli ermetici, alchemici e templari. Tartarughe, fenici, Bafometti e figure arcane narrano un sapere dimenticato, voluto dal cardinale Del Carretto, figura enigmatica e ricca di segreti. Ad Altare, tra silenzi e vetri antichi, si schiudono le tracce di Don Bertolotti, prete misterioso e iniziato, con una storia simile all’abate Saunière, e della famiglia Bormioli, vetrai e forse alchimisti della luce. La giornata si chiude sul mare ligure, a San Bartolomeo al Mare, lasciando sedimentare i simboli incontrati.
Attraversando le Alpi, si giunge in Camargue, a Saintes-Maries-de-la-Mer, luogo sospeso tra mare e mito. Qui, la figura di Sara la Nera, venerata dai gitani come santa e forse antica sacerdotessa, ci apre le porte del femminino arcaico, tra sabbia, vento e canti. La chiesa, il pellegrinaggio, la cripta: ogni gesto è rito, ogni passo è memoria. In questo spazio liminale, ci si immerge in un’atmosfera densa di significati, tra cristianesimo popolare e spiritualità antica.
Dal mare si risale verso Carcassonne, città fortezza custode della memoria cataro-gnostica, dove le pietre raccontano storie di eresia, coraggio e fedi perdute. Le torri e le mura sussurrano di una spiritualità altra, bruciata ma non cancellata.
Il giorno seguente, la strada conduce a Rennes-le-Château, il cuore pulsante del mistero europeo. Qui, l’abate Saunière, con i suoi gesti oscuri e i suoi simboli esoterici, sembra aver custodito un codice nascosto tra arte, geometria sacra e allineamenti astrali. Si passa poi per Coustaussa, villaggio segnato da un delitto rituale, e infine si giunge a Montségur, la rocca cataro-tempio del sacrificio e della luce. Qui, la memoria degli ultimi “perfetti” risuona tra le rovine, dove il cielo incontra la pietra.
Si approda ad Arles, città romana e iniziatica, dove l’anfiteatro, la cattedrale e i caffè di Van Gogh si fanno soglie di percezione e luoghi di trasfigurazione. Qui, la pietra scolpita racconta il linguaggio degli dei, tra simboli alchemici e visioni mistiche. Ogni luogo visitato diventa specchio interiore, ogni passo un ritorno a sé, ogni simbolo una chiave per accedere a un sapere dimenticato ma mai perduto.
Prima di tornare a Biella, il percorso si conclude in Provenza, tra le ombre dei boschi sacri e il profumo della terra rossa. Qui, nella Basilica di Saint-Maximin, riposa – secondo la tradizione – il corpo di Maria Maddalena, la discepola dei discepoli, custode del Graal e simbolo del femminino sacro più controverso.
Dopo aver attraversato montagne, mari e luoghi sacri, il viaggio termina dove è iniziato: Biella, porta del Piemonte esoterico. Qui, tra le sue pieghe alpine, potreste sentire che ogni tappa è stata un pezzo di un puzzle più grande, una mappa simbolica che conduce non solo attraverso luoghi fisici, ma verso una comprensione più profonda di voi stessi.
Un viaggio tra visibile e invisibile, storia e mito, spiritualità e materia, per chi desidera risvegliare l’intuizione, abitare il mistero e lasciarsi condurre dalla forza dei simboli.
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