Dal manicomio di Aversa ai riflettori del mondo, "Bobò" di Pippo Delbono racconta la straordinaria storia dell’attore che ha dato nuova voce al teatro contemporaneo. Un atto d’amore e gratitudine di chi ha condiviso il viaggio e ne custodisce la luce. Dal trionfo al Festival di Locarno alla distribuzione italiana, il film approda al Rouge et Noir di Palermo, mercoledì 10 dicembre alle ore 19:00, il regista Pippo Delbono, presente in sala, dialogherà con il Professor Andrea Rabbito dell'Università degli studi di Enna “Kore”.
C'è un silenzio che non svanisce, ma resta. Risuona. È la traccia lasciata da Bobò, anima muta e visibile del teatro contemporaneo, protagonista dell'omonimo film documentario diretto da Pippo
Delbono che, dopo la straordinaria accoglienza al Festival di Locarno 78, arriva nelle sale cinematografiche italiane dal 27 novembre 2025, distribuito da Luce Cinecittà.
Presentato in anteprima mondiale il 7 agosto nella Selezione Ufficiale Fuori Concorso del Festival di Locarno, "Bobò" ha conquistato critica, pubblico e professionisti internazionali con la sua profondità, umanità e radicalità dello sguardo. Un'opera definita "atipica" "potente" e "personale", capace di restituire dignità a un'esistenza emarginata e di toccare temi universali come la diversità, l'inclusione e la forza trasformatrice dell'arte.
Il film racconta la vita di Bobò (Vincenzo Cannavacciuolo), uomo sordomuto, analfabeta e microcefalo che ha vissuto per 46 anni nel manicomio di Aversa. La sua esistenza prende una svolta inaspettata nel 1995, quando Pippo Delbono lo incontra durante una visita nella struttura e ne rimane profondamente colpito. Da quell'incontro nasce un legame umano e artistico destinato a
cambiare per sempre le loro vite.
Appuntamento mercoledì 10 dicembre ore 19:00.
Biglietto unico al botteghino 6 euro. Oppure online qui >
https://rougeetnoirpalermo.18tickets.it/film/26998
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