Mizzica… questo è jazz
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Lo spettacolo di teatro e musica “Mizzica, questo è Jazz” narra la storia del Jazz che affonda le sue radici in due luoghi: Sicilia e Stati Uniti.
Alla fine dell’Ottocento, New Orleans divenne il cuore pulsante di questo nuovo genere musicale grazie allo sbarco di tantissimi emigranti provenienti dal Sud Italia e dalla Sicilia in particolare.
Tra questi numerosi musicisti, che con i loro strumenti a fiato, memori della tradizione bandistica della nostra isola, insieme a suonatori neri esperti in blues e rag time, diedero vita ad una musica rivoluzionaria.
La sintesi perfetta di questa virtuosa e simbolica contaminazione, fu l’incisione del primo disco Jazz della storia: “Livery Stable Blues” nel 1917, inciso da Nick La Rocca, nato da padre di Salaparuta e madre di Poggioreale.
Lo spettacolo scritto da Marina Romeo, partendo da un’attenta analisi storica, sociologica e musicale, racconta la storia di un’amicizia salvifica tra Tony Inn, un ragazzo siciliano costretto dalla fame ad emigrare in America e Jim, nipote di schiavi: “Scaricatore di porto per necessità e musicista per vocazione.”
La passione per la musica consentirà ai protagonisti in un epico finale di riscattarsi da una vita di sofferenza, misera e umiliazione.
L’attore protagonista è Andrea Tidona, artista dalla sfavillante carriera in ambito teatrale, televisivo e cinematografico, che racconta in prima persona le vicende del ragazzo siciliano, e con un cambio d’abito, entra magicamente nel personaggio di Tom, un uomo fuggito dalla schiavitù alla volta di San Juan di Portorico, regalando un’interpretazione magistrale.
A rendere più suggestiva la narrazione, l’esecuzione di brani musicali di una band capitanata da Rino Cirinnà, compositore e musicista italo americano dal talento straordinario, che spaziando da “When the saints go marching in” a “Do you know what it means” per chiudere in bellezza con “Amazing Grace”. La regia di “Mizzica, questo è Jazz” è di Alessandro Machia, una delle menti più brillanti della drammaturgia italiana.
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Alla fine dell’Ottocento, New Orleans divenne il cuore pulsante di questo nuovo genere musicale grazie allo sbarco di tantissimi emigranti provenienti dal Sud Italia e dalla Sicilia in particolare.
Tra questi numerosi musicisti, che con i loro strumenti a fiato, memori della tradizione bandistica della nostra isola, insieme a suonatori neri esperti in blues e rag time, diedero vita ad una musica rivoluzionaria.
La sintesi perfetta di questa virtuosa e simbolica contaminazione, fu l’incisione del primo disco Jazz della storia: “Livery Stable Blues” nel 1917, inciso da Nick La Rocca, nato da padre di Salaparuta e madre di Poggioreale.
Lo spettacolo scritto da Marina Romeo, partendo da un’attenta analisi storica, sociologica e musicale, racconta la storia di un’amicizia salvifica tra Tony Inn, un ragazzo siciliano costretto dalla fame ad emigrare in America e Jim, nipote di schiavi: “Scaricatore di porto per necessità e musicista per vocazione.”
La passione per la musica consentirà ai protagonisti in un epico finale di riscattarsi da una vita di sofferenza, misera e umiliazione.
L’attore protagonista è Andrea Tidona, artista dalla sfavillante carriera in ambito teatrale, televisivo e cinematografico, che racconta in prima persona le vicende del ragazzo siciliano, e con un cambio d’abito, entra magicamente nel personaggio di Tom, un uomo fuggito dalla schiavitù alla volta di San Juan di Portorico, regalando un’interpretazione magistrale.
A rendere più suggestiva la narrazione, l’esecuzione di brani musicali di una band capitanata da Rino Cirinnà, compositore e musicista italo americano dal talento straordinario, che spaziando da “When the saints go marching in” a “Do you know what it means” per chiudere in bellezza con “Amazing Grace”. La regia di “Mizzica, questo è Jazz” è di Alessandro Machia, una delle menti più brillanti della drammaturgia italiana.
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