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ERROR VACUI di Antonio Tropiano

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ANTONIO TROPIANO
a cura di Davide Dormino
Opening giovedรฌ 17 luglio ore 19
"๐˜˜๐˜ถ๐˜ฆ๐˜ญ ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ด๐˜ข๐˜ฑ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฐ ๐˜ด๐˜ถ๐˜ญ ๐˜ท๐˜ถ๐˜ฐ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฆฬ€ ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ฆฬ€ ๐˜ข๐˜ง๐˜ง๐˜ข๐˜ต๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ข๐˜ด๐˜ด๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ป๐˜ข, ๐˜ฎ๐˜ข ๐˜ช๐˜ญ ๐˜ญ๐˜ถ๐˜ฐ๐˜จ๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ฐ๐˜ท๐˜ฆ ๐˜ต๐˜ถ๐˜ต๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ช๐˜ด๐˜ต๐˜ฆ, ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ฐ๐˜ท๐˜ฆ ๐˜ต๐˜ถ๐˜ต๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ด๐˜ฆ ๐˜ด๐˜ช ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ณ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฐ".
๐„๐ฅ๐ฅ๐ž๐›๐ข ๐†๐š๐ฅ๐ฅ๐ž๐ซ๐ข๐š ๐ž ๐ƒ๐ข๐ฆ๐จ๐ซ๐š ๐'๐š๐ซ๐ญ๐ž
Piazza Ortale 20 - Cosenza

La Ellebi Galleria dโ€™Arte รจ lieta di presentare ๐„๐‘๐‘๐Ž๐‘ ๐•๐€๐‚๐”๐ˆ mostra personale di ๐€๐ง๐ญ๐จ๐ง๐ข๐จ ๐“๐ซ๐จ๐ฉ๐ข๐š๐ง๐จ, a cura di ๐ƒ๐š๐ฏ๐ข๐๐ž ๐ƒ๐จ๐ซ๐ฆ๐ข๐ง๐จ, che inaugura ๐ ๐ข๐จ๐ฏ๐ž๐๐ขฬ€ ๐Ÿ๐Ÿ• ๐ฅ๐ฎ๐ ๐ฅ๐ข๐จ ๐š๐ฅ๐ฅ๐ž ๐จ๐ซ๐ž ๐Ÿ๐Ÿ—.๐ŸŽ๐ŸŽ e resterร  visitabile fino al 15 settembre 2025.
Il progetto nasce da una riflessione profonda sullโ€™essenza del vuoto, nella sua dimensione fisica, filosofica e spirituale. Lโ€™artista parte dallโ€™osservazione di un fenomeno tipico dellโ€™umanitร  contemporanea: la bulimia esistenziale che porta a fagocitare ogni attimo, a riempire il tempo e la coscienza di esperienze, viaggi, like, euforia. Tutto รจ saturo. Nulla rimane libero, vuoto, sospeso.
In questo contesto, Tropiano si interroga invece sullโ€™immenso valore del vuoto, che non รจ semplice assenza o mancanza, ma possibilitร . Per lโ€™artista il vuoto รจ il non-luogo in cui tutto รจ contenuto e ogni cosa si incontra e muta, persino noi stessi. รˆ da qui che nasce la sua ricerca sulle Schegge: per uno scultore la statua rappresenta il pieno, lโ€™affermazione, la materia che occupa uno spazio; le schegge, i frammenti, gli scarti della lavorazione rappresentano invece il vuoto, ma un vuoto vivo, che contiene in potenza, infinite forme mai scelte, mai attuate, eppure presenti.

La mostra si sviluppa intorno a questa idea: ogni scheggia รจ testimonianza della libertร  creativa e ontologica dello scultore, รจ materia non definita, รจ il vuoto che non รจ mai assenza, ma essenza.
Da ๐‚๐ฎ๐ง๐š๐ฆ๐›๐ฎ๐ฅ๐จ a ๐’๐ž๐ง๐ณ๐š ๐ฅ๐ž ๐ฌ๐ญ๐ž๐ฅ๐ฅ๐ž , lโ€™artista ci racconta che comincia tutto sempre da una mancanza. รˆ lโ€™assenza ad insegnarci un desiderio. In queste sculture, lโ€™artista esplora la relazione primordiale tra vuoto e slancio creativo, dove ciรฒ che manca genera tensione, direzione, e senso.

Il percorso espositivo si arricchisce con ๐ˆ๐œ๐š๐ซ๐จ ๐š๐ง๐œ๐จ๐ซ๐š ๐ฌ๐ž๐ง๐ณ๐š ๐ญ๐ข๐ญ๐จ๐ฅ๐จ, sospeso tra slancio e fallimento, simbolo della condizione umana sempre oscillante tra lโ€™aspirazione al volo e la caduta. Al centro della sala spicca, sospesa, lโ€™opera ๐„๐๐ž๐ง๐ข๐ฌ๐ฆ๐ข, che in una stagione dellโ€™uomo in cui persino una foto di guerra ci ricorda quanto sia sempre piรน difficile distinguere il vero dal non vero - dice lโ€™artista - si offre come riflessione sulla veritร  e la sua dissimulazione. La biblica foglia di fico, escogitata per dissimulare la veritร  (verecondia), non ha piรน alcuna funzione. Ha perso la sua utilitร . E come ogni strumento in disuso, rattrappisce.


Tropiano riflette anche sulla dimensione semantica della parola ๐„๐‘๐‘๐Ž๐‘ ๐•๐€๐‚๐”๐ˆ che dร  il titolo alla mostra, ribaltandone la locuzione latina originaria che indicava il terrore ancestrale del vuoto e la tendenza a colmare ogni spazio. Nella sua visione, lโ€™errore piรน grande sta proprio nellโ€™interpretare il vuoto come mancanza, quando in realtร  esso costringe a un viaggio senza coordinate, un vagare che diventa conoscenza, possibilitร , bellezza, un gioco concettuale che unisce โ€œerrareโ€ come sbagliare ed โ€œerrareโ€ come vagare senza direzione.

Lโ€™artista ribalta questa prospettiva: il vuoto non รจ errore, ma condizione necessaria per accedere al senso ultimo delle cose, compreso il nostro. ERROR VACUI diventa dunque una dichiarazione poetica: un invito ad abitare il vuoto senza paura, riconoscendo in esso non una mancanza, ma la possibilitร  assoluta di essere.
La Ellebi Galleria dโ€™Arte invita il pubblico a immergersi in un percorso che non offre appigli nรฉ definizioni univoche, ma apre a riflessioni radicali sulla materia, sulla scultura e sul nostro modo di abitare il mondo.

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