Milonga a Evita - "78 anni dopo"
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DOMENICA 20 luglio dalle ore 21,00 alle 01,00 siamo lieti di accogliervi sul Lungomare Argentina di Bordighera per la "Milonga a Evita" - 78 anni dopo - nel suggestivo Chiosco della Musica dedicato proprio ad Evita Peron.
Un luogo magico dove respirare una frizzante brezza marina, godere di un panorama fantastico sul mare e sulla Costa Azzurra e danzare sulle note dell'accurata selezione musicale tradizionale rioplatense a cura di Raffaele Prota.
🔥Partecipazione libera e gratuita, senza prenotazione🔥
*Evento organizzato col patrocinio del Comune di Bordighera.
☎️Per ulteriori informazioni:
aW5mbyB8IHByb3RhbmdvICEgaXQ= - Raffaele +39 3476702059 - Maura +39 3397228903
N.B. 👠👞la pavimentazione potrebbe risultare un pò irregolare... non portare le tue scarpe migliori!
Perchè "78 anni dopo..."?
Per chi ancora non lo sapesse, il 13 luglio 1947 Evita Peròn venne in visita a Bordighera. Di seguito un breve accenno.
Maria Eva Duarte de Peròn nacque il 7 maggio del 1919 a Los Toldos, villaggio a sud-ovest di Buenos Aires. Figlia illegittima di Juan Duarte, piccolo proprietario terriero e della sua cuoca e amante Juana Ibarguren, coi suoi quattro fratelli conobbe fin da bambina stenti e miseria. Ma ciò non le impedì di sviluppare una personalità curiosa ed intraprendente che la portò, quindicenne, a trasferirsi a Buenos Aires dove divenne, anche grazie all’aiuto del cantante di tango Augustìn Magaldi, attrice per la radio e per il cinema. Nel 1944 conobbe il generale Juan Domingo Peròn e nel 1945 ne divenne la moglie. Nel 1946 Juan Peròn venne eletto Presidente dell’Argentina e sua moglie lo affiancò direttamente in prima linea, divenendo oggetto di venerazione popolare. Dovette affrontare i pregiudizi dell’alta borghesia, date le sue origini; si schierò con le classi meno abbienti e lottò per i diritti delle donne, tra cui il riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti politici e civili tra gli uomini e le donne, che ottenne con una legge presentata nel settembre 1947. Per diversi anni il Presidente poté fare affidamento sul suo carisma e le sue capacità, ma purtroppo, nel 1952 a soli 33 anni, per una cancro al collo dell’utero, Evita morì.
EVITA PERON A BORDIGHERA
L’Europa nel 1947 era stremata dalla guerra da poco finita: l’Europa aveva fame mentre l’Argentina abbondava di grano e di bestiame. Per entrambi i continenti si presentava un’opportunità positiva. Venne organizzato un viaggio di 3 mesi in Europa per Evita, la quale lo battezzò il “Giro dell’Arcobaleno” e che toccò vari paesi tra cui la Spagna, l’Italia, il Portogallo, la Francia e la Svizzera.
IL 13 LUGLIO EVITA PERÒN VENNE IN VISITA A BORDIGHERA.
Evita era contesa fra Sanremo e Rapallo, ma grazie ad un ex diplomatico di Casa Savoia, il barone Leonino da Zara che precedentemente curava i rapporti con l’Argentina, diventato funzionario del Ministero della Repubblica ed incaricato di organizzare il viaggio della first lady in Italia, innamoratosi di questa splendida cittadina, Bordighera, decise di portare Evita proprio qui!
L’amministrazione di Bordighera, allora presieduta dal sindaco Raul Zaccari, non possedendo grandi fondi per l’organizzazione di un evento di tale importanza, decise di coinvolgere tutte le categorie sociali della città. Evita venne dapprima accolta nella sede del Comune, Palazzo Garnier, dove venne insignita del titolo di “cittadina onoraria” con tanto di consegna di pergamena e venne organizzato un ricevimento nel vicino Albergo Miramare.
In fondo alla via Romana sorgeva allora una distilleria dove venivano distillati agrumi e lavanda, prodotti locali, ed il proprietario venne incaricato di preparare qualcosa di speciale in onore della signora Peròn: creò “Il Profumo di Evita”.
Si dice anche che un floricoltore bordigotto produsse una varietà di rosa in suo nome.
Si decise poi di portare la signora Peròn a visitare un luogo storico e vennero scelti i resti del Teatro Romano di Nervia, alle porte di Ventimiglia, ma non si poteva non continuare questo percorso mostrando ad Evita il “biglietto da visita” di Bordighera: il lungomare, chiamato “Lungomare Argentina” e sempre in suo onore il Chiosco della Musica che venne intitolato “Evita Peròn”.
La visita di questa donna, sia tanto amata che contestata, terminò con un pranzo organizzato presso l’allora Hotel Esperia, in cima a Corso Italia.
A sera, Evita Peròn ripartì e proseguì il suo viaggio attraverso l’Europa.
Anche qui, a Bordighera, lasciò una traccia di sé.
(Notizie tratte da un’intervista di Ampelio Verrando, uno degli organizzatori della giornata di Evita a Bordighera)
“ Sono il ponte che collega Peròn con il popolo, Attraversatemi!”
Evita Peròn
Un luogo magico dove respirare una frizzante brezza marina, godere di un panorama fantastico sul mare e sulla Costa Azzurra e danzare sulle note dell'accurata selezione musicale tradizionale rioplatense a cura di Raffaele Prota.
🔥Partecipazione libera e gratuita, senza prenotazione🔥
*Evento organizzato col patrocinio del Comune di Bordighera.
☎️Per ulteriori informazioni:
aW5mbyB8IHByb3RhbmdvICEgaXQ= - Raffaele +39 3476702059 - Maura +39 3397228903
N.B. 👠👞la pavimentazione potrebbe risultare un pò irregolare... non portare le tue scarpe migliori!
Perchè "78 anni dopo..."?
Per chi ancora non lo sapesse, il 13 luglio 1947 Evita Peròn venne in visita a Bordighera. Di seguito un breve accenno.
Maria Eva Duarte de Peròn nacque il 7 maggio del 1919 a Los Toldos, villaggio a sud-ovest di Buenos Aires. Figlia illegittima di Juan Duarte, piccolo proprietario terriero e della sua cuoca e amante Juana Ibarguren, coi suoi quattro fratelli conobbe fin da bambina stenti e miseria. Ma ciò non le impedì di sviluppare una personalità curiosa ed intraprendente che la portò, quindicenne, a trasferirsi a Buenos Aires dove divenne, anche grazie all’aiuto del cantante di tango Augustìn Magaldi, attrice per la radio e per il cinema. Nel 1944 conobbe il generale Juan Domingo Peròn e nel 1945 ne divenne la moglie. Nel 1946 Juan Peròn venne eletto Presidente dell’Argentina e sua moglie lo affiancò direttamente in prima linea, divenendo oggetto di venerazione popolare. Dovette affrontare i pregiudizi dell’alta borghesia, date le sue origini; si schierò con le classi meno abbienti e lottò per i diritti delle donne, tra cui il riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti politici e civili tra gli uomini e le donne, che ottenne con una legge presentata nel settembre 1947. Per diversi anni il Presidente poté fare affidamento sul suo carisma e le sue capacità, ma purtroppo, nel 1952 a soli 33 anni, per una cancro al collo dell’utero, Evita morì.
EVITA PERON A BORDIGHERA
L’Europa nel 1947 era stremata dalla guerra da poco finita: l’Europa aveva fame mentre l’Argentina abbondava di grano e di bestiame. Per entrambi i continenti si presentava un’opportunità positiva. Venne organizzato un viaggio di 3 mesi in Europa per Evita, la quale lo battezzò il “Giro dell’Arcobaleno” e che toccò vari paesi tra cui la Spagna, l’Italia, il Portogallo, la Francia e la Svizzera.
IL 13 LUGLIO EVITA PERÒN VENNE IN VISITA A BORDIGHERA.
Evita era contesa fra Sanremo e Rapallo, ma grazie ad un ex diplomatico di Casa Savoia, il barone Leonino da Zara che precedentemente curava i rapporti con l’Argentina, diventato funzionario del Ministero della Repubblica ed incaricato di organizzare il viaggio della first lady in Italia, innamoratosi di questa splendida cittadina, Bordighera, decise di portare Evita proprio qui!
L’amministrazione di Bordighera, allora presieduta dal sindaco Raul Zaccari, non possedendo grandi fondi per l’organizzazione di un evento di tale importanza, decise di coinvolgere tutte le categorie sociali della città. Evita venne dapprima accolta nella sede del Comune, Palazzo Garnier, dove venne insignita del titolo di “cittadina onoraria” con tanto di consegna di pergamena e venne organizzato un ricevimento nel vicino Albergo Miramare.
In fondo alla via Romana sorgeva allora una distilleria dove venivano distillati agrumi e lavanda, prodotti locali, ed il proprietario venne incaricato di preparare qualcosa di speciale in onore della signora Peròn: creò “Il Profumo di Evita”.
Si dice anche che un floricoltore bordigotto produsse una varietà di rosa in suo nome.
Si decise poi di portare la signora Peròn a visitare un luogo storico e vennero scelti i resti del Teatro Romano di Nervia, alle porte di Ventimiglia, ma non si poteva non continuare questo percorso mostrando ad Evita il “biglietto da visita” di Bordighera: il lungomare, chiamato “Lungomare Argentina” e sempre in suo onore il Chiosco della Musica che venne intitolato “Evita Peròn”.
La visita di questa donna, sia tanto amata che contestata, terminò con un pranzo organizzato presso l’allora Hotel Esperia, in cima a Corso Italia.
A sera, Evita Peròn ripartì e proseguì il suo viaggio attraverso l’Europa.
Anche qui, a Bordighera, lasciò una traccia di sé.
(Notizie tratte da un’intervista di Ampelio Verrando, uno degli organizzatori della giornata di Evita a Bordighera)
“ Sono il ponte che collega Peròn con il popolo, Attraversatemi!”
Evita Peròn
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