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Francesco Villano - TU/IO Pratiche del fatto scenico

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seminario di recitazione per attrici e attori condotto da ๐—™๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐—ฐ๐—ฒ๐˜€๐—ฐ๐—ผ ๐—ฉ๐—ถ๐—น๐—น๐—ฎ๐—ป๐—ผ

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Il seminario ha lโ€™obiettivo di trasmettere pratiche e saperi legati allโ€™Arte della Recitazione da un punto di vista attoriale, non stilistico o formale, attraverso un approccio analitico e multidisciplinare. Si propone una ricerca artigianale che amplia e destruttura il percorso canonico di una compagnia teatrale, dalla scelta del testo fino alla fase precedente la messa in scena. Gli strumenti utilizzati saranno il corpo e lโ€™azione verbale nello spazio: si partirร  dallโ€™attivazione delle capacitร  somatiche del performer, fino allโ€™analisi attiva della struttura drammaturgica, attraverso studi e improvvisazioni. Il lavoro si baserร  sul testo di Andrew Bovell โ€œWhen the rain stop fallingโ€, andato in scena al teatro Argentina di Roma nella stagione 2019/2020.

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Sono un attore di teatro, non un pedagogo puro. Il mio approccio allโ€™insegnamento si articola da una pratica costante, alla ricerca dellโ€™efficacia e della necessitร , per adattarsi alle poetiche con cui collaboro. La mia pratica racchiude i metodi che ho studiato nel mio percorso attoriale e formativo, con riferimento alla scuola russa post-stanislavskiana, in particolare lโ€™analisi attiva del testo attraverso il lavoro sulle azioni fisiche. La guida teatrale non trasferisce metodi, ma stimola lโ€™azione scenica ponendo domande che, a partire dal testo, elaborano chiavi di lettura soggettive. Lโ€™obiettivo non รจ insegnare uno stile recitativo, ma allenare lโ€™attore a una presenza attiva attraverso lโ€™indagine fisica, somatica e sensoriale del testo. Il lavoro inizia con unโ€™analisi del testo che deve essere tradotta nel tempo reale nello spazio fisico di lavoro, attraverso un continuo scambio critico. Lโ€™attore esplora il personaggio in relazione a spazio, tempo e circostanze, creando una struttura che vivifica gli elementi in scena. Lโ€™imprevisto e lโ€™errore sono utili, poichรฉ aiutano a evitare soluzioni rappresentative immediate o approcci mimetici.

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La prima fase del lavoro si concentra su un training fisico, vocale e sensoriale. Attraverso esercizi sistematici, si indaga la parte pre-espressiva del lavoro testuale: stare, vedere, relazionarsi (con sรฉ, con lโ€™altro, con lo spazio e il tempo). Lโ€™obiettivo รจ sensibilizzare il corpo e la mente del performer, stimolando un approccio esperienziale che possa tradursi in un serbatoio di scoperte sensoriali. Lโ€™esplorazione fisica mira a rendere il performer consapevole e ricettivo al proprio strumento nello spazio e nel tempo presente, creando un kit di esercizi utili per unโ€™agilitร  espressiva e una capacitร  creativa da utilizzare poi nellโ€™improvvisazione drammaturgica.

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Si inizia individuando le azioni e gli eventi che il testo suggerisce, identificando le coordinate โ€œcosa/dove/perchรฉ/come/a chiโ€. Il susseguirsi logico di queste azioni forma il progetto autorale del performer, che deve essere tradotto in breve attraverso improvvisazioni, in un continuo scambio tra lโ€™occhio esterno e chi agisce. Si cercherร  di ricostruire la mappa interiore del personaggio, con azioni fisiche che rispondono a circostanze e frangenti della scena. Lโ€™obiettivo รจ di mantenere unโ€™attitudine creativa, evitando soluzioni immediate o adesioni a idee determinate di personaggio. Lโ€™analisi del personaggio sarร  quindi dedotta come conseguenza naturale delle azioni e reazioni individuate.

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Il testo non deve essere visto come un sistema chiuso di personaggi psicologici, ma come una struttura che vuole tradursi in un altro linguaggio: lโ€™azione fisica. Il sistema testuale รจ una mappatura di eventi causali generati dalle circostanze, che ostacolano il percorso dei personaggi, spingendoli a re-agire. Le parole emergono da intenzioni nascoste e obiettivi generati da desideri e conflitti. La capacitร  di un personaggio di perseguire i propri obiettivi si scontra con le circostanze e gli obiettivi degli altri personaggi, alimentando il conflitto che guida lโ€™azione. Lโ€™analisi avviene prima in lettura e poi attraverso la pratica scenica, con lโ€™obiettivo di comprendere le relazioni e dinamiche reali che scorrono sotto le parole, concretizzando le azioni principali e i compiti di una scena. Lโ€™obiettivo finale รจ sviluppare un rapporto organico tra corpo, voce, sensi e immaginario, creando le condizioni per rendere possibile lโ€™accadimento scenico nel presente. Lโ€™intento รจ valorizzare lโ€™essere-in-scena nella situazione data dalla struttura-testo.

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Insegnare oggi la recitazione significa conoscere gli strumenti formali che i nuovi linguaggi ci offrono, e sostenere le nuove visioni artistiche. Il nostro compito non รจ rappresentare la realtร , ma tradurla nel qui e ora della vita scenica attraverso un altro codice e altri segni. Per trovare la veritร  in questo artificio, รจ necessario conoscere e saper sfruttare tutti gli strumenti espressivi, per superare la tecnica. Lโ€™obiettivo รจ riconoscere durante le prove il linguaggio e la cifra recitativa specifica per ogni testo. Gli strumenti che continuo a usare come insegnante sono dettati da necessitร  vitali ed elementari: lo sguardo, il respiro, la direzione, il ritmo, lo spazio, e il punto di vista. Il teatro รจ un evento non ripetibile che richiede ogni sera di far ri-accadere lโ€™azione, partendo da ciรฒ che cโ€™รจ: corpo, relazione, struttura del testo. Lโ€™attore diventa co-autore del materiale testuale. Questa pratica non offre certezze immediate, ma implica un continuo cambiamento, alla ricerca di un equilibrio tra lโ€™artificio scenico e la veritร  della performance. Il verbo piรน adatto per descrivere questo percorso รจ accogliere: accogliere la realtร  della scena, partendo dal Sรฉ, e considerare lโ€™errore come unโ€™occasione di scoperta.

๐Ÿ‘‰๐ŸปPer info e iscrizioni:
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๐Ÿ“ž055.0981266
๐ŸŒurly.it/318wav

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