PE(N)SA DIFFERENTE FESTIVAL 2025
“Pe(n)sa differente. Festival dell’espressione creativa e della bellezza autentica ”
Lecce, 19/20/21 giugno 2025 – XVIII edizione.
Un progetto di Salomè OdV e Big Sur, in collaborazione con Polo BiblioMuseale di Lecce
I luoghi del Festival: Convitto Palmieri, Biblioteca Bernardini, Piazza Duomo, le strade della città
Sito web: www.pensadifferente.it
Torna con la sua XVIII edizione “PE(N)SA DIFFERENTE. Festival dell’espressione creativa e della bellezza autentica”, in programma dal 19 al 21 giugno 2025 a Lecce.
Tre giorni di eventi sociali e culturali, laboratori espressivi, installazioni, performance artistiche spettacoli e incontri scientifici per promuovere una nuova cultura della salute mentale, del corpo e della cura.
Ideato e promosso dall’Associazione Salomè insieme allo studio di comunicazione Big Sur – in collaborazione con il Polo BiblioMuseale di Lecce e con la partecipazione di enti pubblici, scuole, università, professionisti della salute e realtà culturali del territorio italiano –, Pe(n)sa differente è diventato in questi anni un punto di riferimento nazionale sui temi della salute mentale, della prevenzione e della cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e della valorizzazione dell’espressione creativa come forma di cura e libertà.
Tema dell’edizione 2025 è CORPO BELLO BELLO, una campagna visiva e culturale per decostruire gli stereotipi legati alla bellezza, cnntrastare l’omologazione e la mercificazione del desiderio, per restituire dignità, pluralità e autenticità ai corpi e alle storie.
Il Festival si aprirà giovedì 19 giugno con performance artistiche, azioni partecipative e laboratori rivolti a tutta la cittadinanza, e si snoderà tra il Convitto Palmieri, le biblioteche, gli spazi urbani, le scuole, le sale conferenze e i luoghi informali della città.
Punto centrale sarà il Convegno nazionale sui Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e l’obesità (19-20 giugno), che vedrà la partecipazione di relatori da tutta Italia e approfondirà le nuove evidenze cliniche e scientifiche, le politiche sanitarie, la sostenibilità dei servizi e il ruolo delle arti nella prevenzione e nella cura.
Il festival è rivolto a giovani, famiglie, operatori sanitari, educatori, artisti, scuole e cittadinanza.
Per informazioni stampa e accrediti:
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www.pensa-differente.it
Instagram/Facebook: @pensadifferente
La frase CORPO BELLO BELLO è tratta da “Parsifal” di Mariangela Gualtieri
L’immagine di copertina è realizzata da MOTUS in collaborazione con i Laboratori espressivi del Centro per i DNA (DSM, ASL LE)
Ufficio stampa a cura di Big Sur – www.bigsur.it
EVENTI DEL FESTIVAL
INCONTRO SCIENTIFICO – 19-20 giugno 2025, 8.30/18.00
Polo Bibliomuseale – Chiostro del ’500 Convitto Palmieri, Lecce
LO STATO DELL’ARTE NELLA PREVENZIONE, CURA E RIABILITAZIONE
DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE E L'OBESITÀ
Un’occasione di aggiornamento, confronto e visione sul presente e il futuro della cura
Direzione scientifica Caterina Renna
Giovedì19 e venerdì 20 giugno, apre il festival il convegno scientifico nazionale dedicato ai temi della prevenzione, della diagnosi, del trattamento e della riabilitazione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) e dell’obesità. Riunisce esperti ed esperte di area clinica, accademica e istituzionale, con l’obiettivo di mettere a confronto modelli organizzativi, buone pratiche, approcci terapeutici interdisciplinari e politiche di salute pubblica.
Particolare attenzione è dedicata al ruolo dei familiari, alla sostenibilità dei servizi, al contributo delle arti nei percorsi di cura e alla promozione del benessere psicologico e di stili di vita salutari. Le due giornate si articolano in letture, forum tematici, conversazioni, dialoghi tra esperti, update, simposi e laboratori. N.16 crediti ECM per professionisti della salute (Provider nazionale ECM Salomè OdV n. 1103).
INCONTRO SOCIALE/ARTISTICO/CULTURALE – 19 giugno 2025, 19.00
Polo Bibliomuseale – Chiostro del ’500 Convitto Palmieri, Lecce
DEL CORPO BELLO BELLO
Un Incontro pubblico tra arte, parola e identità
Giovedì 19 giugno Chiostro del ’500 Convitto Palmieri
Intervengono artisti, autori, filosofi, cittadini, studenti, docenti, associazioni, istituzioni
A cura di Mauro Marino e Caterina Renna
Giovedì 19 giugno, il festival Pe(n)sa differente – CORPO BELLO BELLO incontra la cittadinanza con un grande evento pubblico dedicato ai temi del corpo, della rappresentazione, dell’espressione e del cambiamento. Nel cuore del Polo Bibliomuseale, artistə, studenti, operatori, istituzioni e cittadinə si incontrano per condividere visioni, esperienze e progetti nati dal basso: dalla mail art alla scrittura poetica, dalle installazioni immersive alla performance, passando per i laboratori espressivi e la cura come atto politico.
La serata intreccia parola e gesto, movimento, memoria e contemporaneità, riflessione e bellezza. Si susseguono una presentazione corale delle mostre partecipate; un confronto aperto sull’importanza della salute mentale per il benessere della comunità, delle arti e della cultura quali determinanti sociali della salute; riflessioni condivise sulla promozione della parità di genere e del diritto all’identità; spettacoli dal vivo tra cui TRANS atto primo, estratto dallo spettacolo Trans della compagnia Elektra, coreografia Annamaria De Filippi - in scena Gianluca Rollo, proiezione di cortometraggi sulla salute mentale per la prevenzione e il contrasto allo stigma alla presenza di registi, sceneggiatori, esperti di social media; presentazione e letture del libro POESIE DELLA VICINANZA di Mauro Marino – Spagine edizioni Fondo Verri, 2025 alla presenza dell’autore.
Un’occasione per raccontarsi, ascoltare, rispecchiarsi, accendere domande.
Un incontro collettivo per abitare, insieme, il senso profondo di questa edizione, con sottofondo musicale e premiazione dei lavori di mail art più interessanti, prodotti dagli studenti sul tema de “Il corpo nell’attesa”.
PROGETTI / MOSTRE / INSTALLAZIONI / PERFORMANCE
Polo Bibliomuseale – Chiostro del ’500 Convitto Palmieri, Lecce
OGNI CORPO È UNA MAPPA. OGNI MAPPA UN MONDO
Un Laboratorio collettivo, una Campagna di comunicazione partecipata, una chiamata alla parola come atto di presenza, resistenza e bellezza autentica.
A cura di Pe(n)sa differente - Campagna di informazione e sensibilizzazione
OGNI CORPO È UNA MAPPA. OGNI MAPPA UN MONDO è il titolo della campagna di comunicazione della XVIII edizione del festival Pe(n)sa differente. È una dichiarazione aperta. Un campo di forze dove il corpo diventa spazio d’ascolto, riflesso, voce.
Un laboratorio diffuso di scrittura e partecipazione pubblica, in dialogo con il progetto Riflessi di genere, che invita chiunque – senza limiti di età, identità o provenienza – a scrivere una frase autentica, poetica, radicale, legata al corpo, all’identità, al sentire.
Le frasi raccolte danno vita alla campagna visiva del festival: manifesti, installazioni e segni mobili nello spazio urbano. Una chiamata collettiva alla parola come atto di presenza, resistenza e bellezza autentica.
IL CORPO NELL’ATTESA
Un Progetto collettivo di mail art, per affrancarsi dall’ansia social e sperimentare il tempo dello scambio creativo
Progetto di Mauro Marino
Il corpo nell’attesa è un progetto di mail art partecipata, che coinvolge artistə, pazienti, studenti, cittadinə e gruppi creativi da tutta Italia e da altri Paesi.
Attraverso il formato intimo e tangibile della cartolina postale, il progetto raccoglie e mette in circolo riflessioni visive, parole e segni dedicati al tema dell’attesa: tempo sospeso, esperienza corporea, soglia fragile e fertile tra ciò che manca e ciò che può accadere.
Ogni cartolina è un’opera unica e irripetibile: attraversa la distanza, lascia una traccia, testimonia una presenza. Il risultato è una mostra corale allestita presso il Polo Bibliomuseale di Lecce durante il festival, in cui i frammenti inviati da centinaia di mittenti si compongono in un grande racconto collettivo. Un archivio poetico e materiale del corpo che attende, immagina, resiste, spera. Per celebrare la propria singolarità, nella pluralità delle relazioni.
>>> Progetti speciali di mail art nelle scuole
ESISTERE
Riconciliare le antitesi
La mail art delle Classi 1a e 1a F / terzo anno / del Liceo Classico e Musicale “G. Palmieri”, Lecce
A cura di Tiziana Ippolito – Docente e Referente Area Salute
Provarsi, nell’epoca dell’immediatezza e dell’effimero digitale, con la lettera, la cartolina, l’opera di arte postale: Esistere nasce da qui, da un gesto semplice e rivoluzionario. I ragazzi e le ragazze si mettono in gioco per sperimentare un altro modo di relazionarsi e comunicare, di fare gruppo, nella dimensione corale dello scambio poetico. Scoprono ciò che è ormai desueto e lo destinano alla propria ricerca stilistica, alla sensibilità che si mostra riconciliandosi con la propria creatività. Ogni frammento prodotto è un atto di ascolto e di presenza, una forma di attenzione nei confronti di sé e dell’altro. Il progetto diventa così un esercizio di riconciliazione tra passato e presente, tra corporeità e segno, tra immediatezza e profondità. Un laboratorio sentimentale in cui la scrittura, il segno, l’immagine trovano nuovi linguaggi per dire l’esistenza, per abitarla con consapevolezza e poesia.
PAROLE NECESSARIE
Opera corale dedicata a Robert Indiana
La mail art della Classe 1a F del Liceo Artistico e Coreutico “Ciardo Pellegrino”, Lecce
A cura di Marzia Quarta - Docente
Parole di quattro lettere, come l’iconico LOVE che l’artista pop Robert Indiana (1928–2018) creò nel 1964 per una cartolina augurale del Museum of Modern Art di New York. Divenuta successivamente un francobollo emesso dal Servizio Postale degli Stati Uniti, quell’immagine-logo si è tradotta poi in “poesia scultorea”, installata in numerose piazze, città, istituzioni museali, in giro per il mondo. Una “piccola” parola – quel LOVE – per sollecitare altre piccole parole dense di senso, gergali a volte, con un forte eco significativo. Il lavoro di una classe che sperimenta la coralità, lo stare insieme, nel confronto con le esperienze artistiche della contemporaneità e le mutazioni dei linguaggi. Il filtro della poesia e della composizione grafica guida un’esperienza che tenta l’altro e lo chiama all’attenzione.
>>> Progetto speciale di mail art nella comunità
NEAR
Andate e Ritorni
Opere dei giovani “Minori Stranieri Non Accompagnati”
Progetto NEAR – Network for Empowerment Autonomy and Resilience, Lecce 2022-2025
A cura di Mauro Marino
“Ti auguro di scoprire, di te stesso, ciò che hai e puoi esprimere in immaginazione.
Di tenerti al riparo dal consumo di vita puro e semplice” [Anna Maria Ortese]
Un viaggio esistenziale e simbolico attraverso le opere realizzate dai giovani MSNA nei laboratori artistici del progetto NEAR.
Un’esposizione che restituisce voce e sguardo a chi ha affrontato la “fuga” e la traversata, portando nel corpo le tracce dell’assenza, della perdita, del desiderio.
I lavori, nati tra il 2022 e il 2025 nei territori di Lecce e Brindisi, evocano il silenzio e la forza dell’esperienza migratoria non attraverso il racconto esplicito, ma attraverso il linguaggio dell’arte, che permette di immaginare, condividere, resistere.
Tra memorie del “prima” e speranze del “dopo”, Andate e Ritorni diventa un tempo altro: uno spazio collettivo in cui la creatività accompagna il processo di integrazione e riconoscimento.
Un’occasione per incontrare ciò che spesso resta invisibile, e per restituire dignità, simbolo e presenza ai corpi in cammino.
*Il progetto NEAR sostenuto dall’impresa sociale Con i Bambini è promosso dalla ONLUS CIVICO ZERO, coinvolge una partnership nazionale composita operativa a Roma, Bologna, Lecce e Brindisi. Nella sua attuazione nel Salento coinvolge: la Camera Avvocati Immigrazionisti Pugliesi, Puglia Culture – con il Polo Bibliomuseale di Lecce, il Distretto Puglia Creativa, Innovamenti, la cooperativa Sociale Alveando.
RIFLESSI DI GENERE. Corpi, parole e immagini per una cultura della parità
Un Progetto di partecipazione artistica comunitaria, oltre gli stereotipi e le disuguaglianze
A cura di Francesco Maggiore, Gianluca Rollo
Riflessi di genere è progetto artistico e relazionale, nato per contrastare gli stereotipi e le disuguaglianze di genere attraverso l’arte partecipata, il linguaggio simbolico e l’espressione dei corpi nello spazio pubblico.
Unisce azione artistica, partecipazione sociale e riflessione culturale per generare consapevolezza e cambiamento, e immaginare una cultura della parità.
Con installazioni, performance e laboratori espressivi, il progetto restituisce voce e visibilità alle soggettività non rappresentate, costruendo uno spazio pubblico poetico e politico dove dirsi e trasformarsi.
>>> Progetto speciale di comunicazione nell’ambito di RIFLESSI DI GENERE
PAROLE DI PARITÀ
Una campagna di manifesti per dare voce all’uguaglianza, alla differenza, alla libertà
A cura di Pe(n)sa differente - Campagna di informazione e sensibilizzazione
All’interno del progetto Riflessi di genere, e come parte integrante della campagna visiva CORPO BELLO BELLO, nasce PAROLE DI PARITÀ: un’azione di comunicazione pubblica che attraversa lo spazio urbano con messaggi brevi, incisivi, poetici.
Attraverso slogan, frasi, versi e dichiarazioni visive, PAROLE DI PARITÀ intende contrastare gli stereotipi di genere, promuovere una cultura del rispetto e dell’ascolto, dare visibilità a tutte le soggettività non conformi. Le parole diventano così atti di presenza, manifesti di possibilità, inviti alla trasformazione. Stampate su manifesti e affisse nei luoghi della città – biblioteche, scuole, spazi culturali, muri urbani – queste frasi diventano segnali di bellezza autentica e agenti di cambiamento. Una campagna pubblica partecipata, per scrivere insieme un altro immaginario.
LA STANZA DELLE ASPETTATIVE
Un’Installazione immersiva per attraversare e riscrivere gli stereotipi di genere
A cura di Francesco Maggiore, Gianluca Rollo, Sergio Quarta, Alessandra Manfreda
La stanza delle aspettative è un’installazione pubblica e interattiva, parte del progetto Riflessi di genere, pensata come spazio di consapevolezza collettiva e trasformazione simbolica.
Attraverso oggetti, scritte, suggestioni visive e suoni, la stanza mette in scena le frasi, i gesti e gli imperativi sociali legati ai generi e ai ruoli – da “sii forte” a “non piangere”, da “sii bella” a “comportati da uomo”, “non cambiare mai”...
Chi entra è invitato ad attraversare fisicamente ed emotivamente queste aspettative, ma anche a trasformarle: cancellandole, riscrivendole, lasciando nuove tracce.
Un dispositivo poetico e politico per restituire parola e agenzia ai corpi e alle soggettività non conformi. Un gesto collettivo per scardinare l’invisibile che agisce in noi.
NATI CON LA CAMICIA
Un Progetto di memoria corporea e abiti vissuti
A cura di Santa Scioscio
Raccolta partecipata di racconti, immagini e memorie intorno agli abiti che hanno abitato il nostro corpo e accompagnato momenti importanti della vita.
Il progetto invita a scrivere una breve storia legata a un capo d’abbigliamento significativo: il grembiule della scuola, il primo reggiseno, la maglietta del primo bacio, il vestito di un concerto, o semplicemente un indumento amato, odiato, dimenticato, sentito come seconda pelle.
Attraverso questa narrazione intima e corporea, NATI CON LA CAMICIA esplora il modo in cui i vestiti raccontano chi siamo: ci proteggono e ci espongono, ci rappresentano e ci contraddicono. Ogni piega custodisce una traccia, ogni cucitura un’emozione, ogni tessuto una forma di esistenza. È nello spazio tra corpo e indumento che si annidano ricordi, silenzi, desideri, ferite.
Le testimonianze raccolte daranno vita a una mostra visiva e narrativa collettiva: un guardaroba sentimentale, corale, autentico.
CHIOME
Trasformare l’immagine, esprimere l’essenza
Mostra fotografica. A cura di Roberta Apos, fotografie di Silvio Bursomanno e Daniele Notaro
I corpi e la natura, questo è CHIOME, omaggio di Roberta Apos alla tragica bellezza degli ulivi del Salento. Tragica perché i patriarchi salentini hanno perso le loro chiome. Nelle immagini realizzate da Silvio Bursomanno e Daniele Notaro, le giovani donne ritratte sono sacerdotesse di Demetra o Artemide, ognuna sceglie il proprio tronco nodoso, che ha la stessa imponenza di una colonna dorica. Qualcuna, d’istinto, si infila nel cavo legnoso ed è a questo punto che si compie il rito di simbiosi. Il cavo dell’ulivo dapprima è la tana della sacerdotessa, poi diventa un mantello che dona una forza primordiale, ma questa è una forza reciproca poiché il corpo a sua volta trasmette linfa all’anima dell’albero. Infine, con tutta la sicumera delle creature mitologiche, il corpo sbuca dal tronco cavo con una Chioma degna della divinità di cui è sacerdotessa.
POESIE DELLA VICINANZA
Incontro corale sui temi del corpo, della bellezza, del fare comunità.
Una libro di Mauro Marino, presentazione e letture
Spagine edizioni Fondo Verri, 2025
Di fronte a uno scenario contemporaneo in cui tutto è possibile, di fronte alla deriva deludente di una politica che si riempie la bocca di slogan e cortocircuita il reale senso della realtà, la poesia è chiamata a compiere un gesto di coraggio che è quello di rinunciare agli orpelli, agli esercizi di stile, alla vanità, per approdare ad un luogo “altro”, un luogo dove governa l’essenzialità, una visione basilare della vita. Un esercizio sacro e difficile per provare a tracciare un sentiero del tutto personale in mezzo al caos del mondo, e portarci lì dove la scrittura crea un varco perché abbia voce la fragilità. La fragilità incontrata, che nei versi risuona come qualcosa di” nostro”, qualcosa che ci costringe a ritornare umili all’ascolto dentro un epoca che rumoreggia a vuoto. Si tratta di assumere su di sé una posizione, quella che ripudia il protagonismo e l’edonismo autoriferito per cercare una prossimità al silenzio, per abitare quell’angolo fuori dai clamori dove l’umano tenta il r-esistere.
L’EQUILIBRISTA
Una Mostra di Mail Art – Retrospettiva sul corpo in equilibrio
A cura di Mauro Marino, Francesco Maggiore, Sergio Quarta
Una retrospettiva di Mail Art che riporta in luce una collezione di opere postali realizzate nel 1997 in occasione dell’evento “Libero Cantiere – Costellazione Barocco, Ex aula Bunker”.
L’intervento artistico restituiva alla città di Lecce uno spazio simbolicamente forte: l’ex palestra dell’Istituto scolastico di Via Siracusa, luogo del processo alla Sacra Corona Unita, nella periferia urbana. Al centro della mostra, il corpo come soggetto poetico e politico: un corpo in equilibrio sulla realtà, teso tra fragilità e resistenza, tra bellezza e inquietudine, capace di attraversare la vita cercando una giusta andatura.
Un corpo che, ieri come oggi, ha bisogno di energia, creatività e senso per restare in cammino. Il tempo è trascorso, ma il messaggio resta intatto: in ogni epoca, l’equilibrio è una sfida viva e necessaria. Una mostra che parla al presente con la forza del passato.
LA NEBBIA AVVOLGE CORPI INDISTINTI
Brutta vita! Quale mano muoverà la prossima pedina?
Una Mostra di Mail Art – Retrospettiva sui corpi, la guerra interiore e la libertà di esprimersi
Dai Laboratori Espressivi del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi dell’Alimentazione (DSM, ASL di Lecce)
A cura di Mauro Marino, Sergio Quarta, Caterina Renna
La mostra raccoglie una selezione di opere postali risalenti al dicembre del 1999, uno dei primi eventi pubblici realizzati con i Laboratori Espressivi del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare del DSM della ASL di Lecce.
Il titolo – lungo e tagliente – è tratto dal libro Nude alla guerra, raccolta poetica firmata dal primo gruppo di pazienti che animarono il laboratorio di scrittura e teatro, oggi ancora attivo.
La nebbia avvolge corpi indistinti è un’esplorazione visiva e narrativa del disagio che isola e confonde, della malattia che annienta la volontà, ma anche della possibilità di reagire: la creatività come atto di resistenza, la parola come gesto di liberazione, l’arte come possibilità di esistere senza più nascondersi.
Nude alla guerra, allora e ora, per diradare l’opacità che avvolge i corpi, per riappropriarsi di una voce, di una scelta, di un volto. Una mostra che parla del dolore ma anche del coraggio di esprimerlo e trasformarlo in energia vitale.
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SPETTACOLO DI DANZA CONTEMPORANEA
Piazza Duomo, Lecce
CORPO MONDO
Un Viaggio danzato tra consumo, identità, incanto
Piazza Duomo, Lecce 20 giugno 2025 ore 20
Durata 45 minuti
Regia e coreografia Anna Maria De Filippi
Compagnia ATTO
Compagnia LE SORELLE
Con la partecipazione della compagnia ELEKTRA
Con la partecipazione della compagnia ORO
Con la partecipazione di Laboratorio di danza Polo BiblioMuseale di Lecce; Progetto UNICO Studenti Unisalento; Laboratorio di espressione corporea e bioenergetica del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi dell’Alimentazione (DSM, ASL Lecce)
Un viaggio che attraversa i limiti, tocca la ferita e cerca senso. Un cammino che dal corpo esposto e mercificato conduce al corpo che si rivela, nella sua verità.
Due quadri si susseguono, specchio delle fasi evolutive dell’essere.
Nel primo, il corpo si mostra nella sua umana sofferenza, imprigionato in una rappresentazione drammatica e ironica della modernità che lo riduce a macchina da ottimizzare, forza-lavoro da esibire, oggetto da vendere secondo i canoni dell’estetica produttiva.
Nel secondo, si apre lo spazio della trasformazione: il corpo bello bello – fragile e forte, imperfetto e sublime – si disvela nella sua pienezza identitaria. In quel corpo abita il seme della bellezza tutta: quella che nasce dal riconoscersi, dall’essere visti, dall’accogliersi interi.
PERFORMANCE DI DANZA CONTEMPORANEA
Chiostro del ’500 Convitto Palmieri, Lecce
TRANS atto primo
Estratto dallo spettacolo TRANS della Compagnia Elektra
Coreografia Annamaria De Filippi, in scena Gianluca Rollo
Un atto coreografico potente e necessario, che dà corpo e voce a chi spesso resta fuori campo. Trans atto primo è un omaggio alla comunità trans, queer e non-binary. Una dedica danzata a Sylvia Rivera, Marsha P. Johnson, Cloe Bianco e a tutte le soggettività LGBTQIA+ che hanno resistito, creato, immaginato nuovi linguaggi, pagando spesso con l’invisibilità o la violenza il loro diritto ad esistere. In scena, il corpo diventa messaggio e presenza, attraversando i margini e danzando il dolore e la bellezza di chi non rientra nelle categorie previste. Una coreografia che prova ad aprire spazi. Per essere. Per brillare. Per riscrivere l’immaginario dominante con un atto d’amore.
INFO
Sergio Quarta – Presidente Salomè OdV cell. 3471040009,
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Francesco Maggiore – Presidente Big Sur email:
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Direzione scientifica: Caterina Renna, MD PhD:
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